1 - A KIEV NUOVE ARMI USA MA I RUSSI BLINDANO I CIELI
Marco Ventura per “il Messaggero”
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA
Attacco e contrattacco. I russi puntano sul controllo dei cieli, rafforzando i sistemi di difesa aerea e mirando a creare uno scudo radar insieme alla Bielorussia del riluttante alleato Lukashenko, proteggendo le artiglierie che martellano le città e fanno terra bruciata prima che avanzino le truppe. Prossimo obiettivo Lysychansk, dopo la presa di Severodonetsk. A Est, il Luhansk è per il 95 per cento occupato, il Donetsk per metà.
Gli ucraini tengono botta, fanno arretrare alcuni reparti per impedire che vengano circondati, e lavorano per il contrattacco appena saranno arrivati gli ultimi rifornimenti USA. Ieri la Casa Bianca ha annunciato un altro pacchetto da 500 milioni di dollari. Si tratta dei sistemi d'artiglieria multipli ad alta mobilità M142 medio raggio, o Himars, da quasi 80 km di gittata, più dei 25 degli obici M777 già inviati. Esulta il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov: «Ringraziamo gli Stati Uniti per questi mezzi potenti! Sarà un'estate calda per gli occupanti russi, l'ultima per alcuni di loro».
ZELENSKY BIDEN
EQUILIBRI SPOSTATI
L'analista militare Mykola Sunhurovsky, del Razumkov Center di Kiev, sostiene che i lanciatori Himars aiuteranno gli ucraini non solo a resistere, ma «potenzialmente anche a lanciare una controffensiva a sud, perché hanno una gittata più lunga, una precisione e una frequenza di fuoco in grado di competere coi sistemi di fabbricazione sovietica che i russi hanno usato nei primi quattro mesi».
putin zelensky biden
Gli armamenti russi sono concentrati nel Donbass, «non si possono ri-dislocare finché la battaglia prosegue con questa intensità». Gli ucraini potrebbero, quindi, contrattaccare in altri settori meridionali, per esempio a Kherson, anche a protezione di Odessa. Gli americani garantiranno pure un flusso costante di munizioni.
Un altro esperto militare ucraino, Oleg Zhdanov, ritiene che «la Russia cercherà di lanciare il maggior numero possibile di attacchi su diverse città, perché la gittata dei missili russi, purtroppo, copre tutto il territorio». Sull'altra parte del fronte, interviene il ministro della Difesa Serghei Shoigu, sollecitando «misure urgenti per aumentare la prontezza di combattimento del raggruppamento regionale delle truppe e della difesa aerea unificata, con misure congiunte di Russia e Bielorussia. Mosca è pronta a fornire qualsiasi supporto agli amici bielorussi».
Donbass
Lo scorso 19 maggio, Lukashenko aveva annunciato l'acquisto dello scudo radar S-400 e di sistemi missilistici Iskander dalla Russia. In particolare, i generali di Putin hanno compreso che uno dei problemi maggiori della prima fase dell'invasione è stato quello di non riuscire subito e completamente a dominare i cieli. Il potenziamento dei sistemi di difesa aerea sta invece «limitando adesso scrive l'Institute for the Study of War americano l'efficacia dei droni ucraini, compromettendo una capacità chiave di Kiev in questa guerra».
Jack Detsch di Foreign Policy ha sostenuto, sulla base di fonti anonime ma combacianti, che le forze ucraine devono rinunciare a usare i droni turchi Bayraktar, fondamentali nelle prime settimane ma ora vulnerabili, e lo stesso vale per i droni d'attacco statunitensi Gray Eagle. Il risultato è che le sortite aeree ucraine sono scese da 30 a 20 ogni giorno, e i velivoli si riducono. Aerei e droni ucraini continuano invece a colpire duramente il nemico nella provincia di Kherson, dove le difese russe sono ancora insufficienti.
LA MOBILITAZIONE ON LINE
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA
Prosegue pure la colletta on line per dotare Kiev di nuovi Bayraktar. In 24 ore, a detta di un politico ucraino alla tv, grazie a una raccolta di oltre 10 milioni di dollari, sono stati acquistati tre droni. Dall'ormai periodico aggiornamento dell'Intelligence britannica, divulgato dal ministero della Difesa, risulta che il miglioramento delle prestazioni russe «è frutto del rafforzamento delle unità e della grande concentrazione di fuoco».
Sui media britannici si moltiplicano i commenti sull'eventualità di uno scontro diretto del Regno Unito con la Russia, e lo stesso nuovo capo di Stato maggiore della Difesa ha evocato la Terza guerra mondiale in una lettera alle truppe. «Non commento le sue parole dice il generale Claudio Graziano, suo ex omologo italiano e presidente del Comitato militare della Nato ma in tutti i Paesi della Nato e dell'Unione Europea c'è la consapevolezza di trovarci in una fase di confronto permanente, che esiste una minaccia alla sicurezza, e che le forze armate devono essere pronte e avere disponibilità di mezzi, addestramento e preparazione. Non parlerei di Terza guerra mondiale, ma di necessaria presa d'atto di una situazione che richiede maggiori investimenti nella Difesa».
Vladimir Putin con Sergei Shoigu
2 - RILANCIO USA AL G7 NUOVE SANZIONI, ARMI E NATO RAFFORZATA A EST
Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Nuove misure per inasprire i costi dell'invasione dell'Ucraina pagati da Putin, evitando però che ricadano sugli alleati, sotto forma di mancate forniture di energia e aumento dei prezzi. Nuove armi, come i lanciarazzi Himars appena arrivati nel Donbass, e rafforzamento della Nato ad Est, inclusa la possibilità di creare una base avanzata. Nuovo concetto strategico per l'Alleanza, che per la prima volta citerà la Cina, da contrastare anche sul piano economico con l'alternativa occidentale alla nuova Via della Seta, chiamata Global Infrastructure Partnership.
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA
E poi iniziative concrete per mitigare la crisi del cibo, che minaccia di durare tre anni, perché le cause profonde non stanno solo nell'uso dei generi alimentari come arma fatto da Mosca. Sono i principali obiettivi che il presidente Biden cercherà di raggiungere durante il G7 in Germania e il vertice Nato in Spagna, secondo due autorevoli fonti della Casa Bianca, che li hanno anticipati ai giornalisti alla vigilia della partenza di domani. Ad entrambi gli incontri parteciperà per via digitale il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
A Schloss Elmau gli Usa presenteranno «una serie di proposte concrete » per accrescere la pressione su Putin. La riduzione della dipendenza dall'energia di Mosca sarà «al cuore della discussione. Ci aspettiamo che i leader discutano i passi da prendere per tagliare i ricavi della Russia, ma in un modo che stabilizzi i mercati globali e riduca le disfunzioni ». Il problema è che la benzina negli Usa ha superato i 5 dollari al gallone e l'inflazione è arrivata all'8,6%.
TEST DEI MISSILI ISKANDER
Se ciò provocherà una lunga recessione i democratici perderanno non solo le elezioni midterm di novembre, ma rischieranno anche di riconsegnare la Casa Bianca a Donald Trump nel 2024, regalando a Putin la vittoria politica. Uno dei modi per evitarlo è tagliare i profitti di Mosca sull'energia, senza però far sparire dal mercato mondiale il suo petrolio, perché ciò aumenterebbe prezzi e inflazione. Perciò il segretario al Tesoro Janet Yellen lavora al tetto sul costo del greggio, più l'esenzione dalle sanzioni delle compagnie che assicurano le navi.
Se l'idea passasse, l'Italia potrebbe proporla anche per il gas.
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA
Ieri l'Ucraina ha confermato di aver ricevuto i lanciarazzi Himars: «L'estate - ha detto il ministro della Difesa Oleksij Reznikov - sarà calda per i russi. E anche l'ultima, per molti di loro». La speranza è che aiutino a frenare l'avanzata nel Donbass, e magari ricacciarla indietro, anche perché secondo l'intelligence britannica le perdite di Mosca rendono difficile proseguire le operazioni militari ai ritmi attuali. Biden si prepara ad annunciare altre forniture, sollecitando gli alleati ad imitarlo.
Gli Usa hanno ora circa 100mila soldati in Europa e la Nato rafforzerà il fianco Est, senza escludere di aprire una nuova base, e magari sbloccando l'ingresso di Finlandia e Svezia. Il concetto strategico citerà per la prima volta la Cina, mentre il G7 discuterà i progetti della Global Infrastructure Partnership, per dare concretezza all'alternativa alla Via della Seta. Il segretario di Stato Antony Blinken parlerà della crisi del cibo oggi a Berlino, ma il punto non è solo riaprire il porto di Odessa o trasportare via terra il grano ucraino, perché altri problemi come i cambiamenti climatici ne fanno un'emergenza che richiederà almeno tre anni per essere superata.