Estratto dell’articolo di Massimo Bassile per www.repubblica.it
Whoopi Goldberg a The View
Nel caso undici mesi fossero troppi per ricordarsi della polemica in cui era franata Whoopi Goldberg, beh, l'attrice l'ha riproposta negli stessi termini. Dopo aver detto a fine gennaio che l'Olocausto non era legato alla razza, ma era una cosa tra "bianchi", per poi scusarsi, ha ripetuto il concetto in un'intervista al Sunday Times, per presentare il suo nuovo film, Till.
La pellicola è basata sulla storia di Mamie Till-Bradley, madre di Emmett, afroamericano di 14 anni assassinato per motivi raziali. Ma questo spunto non ha servito all'attrice un assist migliore per affrontare il tema della repressione di milioni di ebrei da parte dei nazisti. E come undici mesi fa, Goldberg si è scusata di nuovo. Ma stavolta il pubblico americano non l'ha perdonata e in molti hanno chiesto alla Abc di cacciarla dalla conduzione di The View.
Whoopi Goldberg al Late Show
A 67 anni, l'attrice newyorkese premio Oscar per Ghost-Fantasma, due Golden Globe e due Emmy Award, chiude così un anno complicato, segnato dalle polemiche. La scorsa settimana, parlando con un giornalista inglese, Goldberg ha tentato di spiegare perché avesse detto quelle cose dell'Olocausto, a fine gennaio: "Ricordiamoci chi venne ucciso all'inizio. Non furono omicidi razziali, ma per motivi fisici. Uccidevano persone considerate con problemi mentali".
Whoopi Goldberg al Late Show 2
Il giornalista le ha ricordato che, in realtà, i nazisti prendevano la misura di cranio e naso degli ebrei come a classificarli in base alla razza. "Lo facevano anche con i neri - ha ribattuto l'attrice - ma questo non cambia il fatto che tu non eri in grado di riconoscere un ebreo per strada, non potevi individuarli. Intendevo questo, quando ne parlai". A fine gennaio, durante il suo programma su Abc, Goldberg stava commentando la decisione di alcuni board scolastici di bannare la graphic novel Maus di Art Spiegelman, incentrata sulle esperienze di un sopravvissuto all'Olocausto.
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"Diciamo la verità - aveva spiegato in studio - l'Olocausto non è legato alla razza. Non lo è. Riguarda la disumanità dell'uomo verso l'uomo. Questi sono due gruppi di gente bianca". Il commento aveva scatenato una dura reazione tra i telespettatori. L'attrice, sospesa dal programma per due settimane, si era scusata pubblicamente. Undici mesi dopo ha finito per ribadire lo stesso concetto, ed è stata costretta a scusarsi di nuovo. La stessa Nbc aveva riportato la notizia, prendendo le distanze. "Non è stata mai mia intenzione - ha dichiarato - apparire quella che voleva rilanciare un commento risultato offensivo, specialmente dopo aver parlato con rabbini e vecchi e nuovi amici". […]
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