- BAUTISTA
DJOKOVIC
Luca Marianantoni per gazzetta.it
djokovic 36
Come prevedibile, Novak Djokovic è il primo finalista di Wimbledon. Il serbo si è garantito l’accesso alla finale di domenica battendo in quattro set un buon Roberto Bautista Agut: 6-2 4-6 6-3 6-2 lo score per Nole maturato in 2 ore e 49 minuti. Memore degli ultimi due precedenti finiti in malo modo, Djokovic inizia la partita al massimo della concentrazione possibile. Serve prime a tre quarti di velocità, seconde molto lavorate e risposte decisamente aggressive. Lo spagnolo invece non fa nemmeno in tempo a calibrare i colpi che Nole è già avanti 3-0.
E’ un lavoro ai fianchi estenuante, quello che Nole mette in atto per togliere fiducia a un Bautsita Agut ridotto ai minimi termini. E tutte le volte che lo spagnolo prova ad alzare il ritmo, il serbo lo fredda con soluzioni balistiche da numero 1 del mondo e con il primo ace dell’incontro Nole sale comodo sul 4-1. La trama rimane fedele al clichè iniziale; Djokovic si erge agolmente avanti 5-2 e dopo 36 minuti, arriva al set point. Lo spagnolo mette dentro la prima, ma sbaglia il dritto a chiudere.
djokovic
La parabola è troppo alta e lunga e così il serbo conquista la prima frazone per 6-2 con 12 vincenti e 5 errori gratuiti. Difficile pensare che qualcosa possa cambiare, e invece nel terzo game del secondo set Nole va per la prima volta in difficoltà. Il serbo si avventura a rete subendo il cross stretto di dritto di Bautista Agut, poi giudica fuori una palla che invece rimbalza di una decina di centrimetri dentro al campo e sulla doppia palla break Bautista Agut piazza ancora un vincente per salire 2-1 e servizio.
Dopo una breve pausa per soccorrere uno spettatore, la partita riprende e Nole è ancora costretto a fronteggiare due palle break. Questa volta però le gioca bene, impedisce allo spagnolo di salire 4-1 e servizio e accorcia sul 2-3. Il linguaggio del corpo del numero 1 del mondo esprime tuttavia disagio e nervosismo. Sembra perfino muoversi male (al cambio di campo si stringe un asciugamano intorno alla vita) con Bautista Agut che invece corre veloce sul 4-2 e poi 5-3. Non trema, Roberto, quando deve servire per il set: sul 30 pari è il servizio slice a mandarlo a set point che Bautista Agut trasforma grazie a un nastro beffardo che si spenge nel campo del serbo. A stringere di più i denti è ora Djokovic che con il rovescio non fa più male; Bautista Agut gioca più in scioltezza, ma nel sesto game del terzo set il serbo torna per la terza volta a palla break. E con la precisione di un chirurgo va a rete per chiudere lo smash e trasformare la terza palla break su tre concesse dall’iberico.
roberto bautista agut
Nole sale 4-2 e servizio, ma è ancora non perfettamente centrato sul rovescio; è lì che gioca Bautista Agut per procurarsi due palle del contro break. Lo spagnolo manca la prima affossando il dritto in rete, Nole salva anche la seconda chiudendo con il dritto uno scambio di 45 colpi. Il serbo urla al suo angolo quando lo spagnolo non tiene in campo la risposta che manda Djokovic avanti 5-2. Nole pare rinfrancato, sul 5-3 vola avanti 40-0 prima di chiudere il set per 6-3 aiutato da un nastro benevolo su una buona volée di dritto incrociata. Le speranze di Bautista Agut di tornare a fare partita pari si esauriscono nel terzo game del quarto set quando Nole va a segno con il break. Nole sale rapido sul 5-1, non converte i primi 4 match point (sul primo prova a tuffarsi per aripioare una difficile volée di rovescio), ma chiude al quinto con un servizio vincente.
roberto bautista agut
Per Novak Djokovic, quella di domenica contro il vincente dell’attesissima sfida tra Rafael Nadal e Roger Federer, sarà la sesta finale a Wimbledon e la 25esima nei tornei del Grand Slam. Il serbo a Wimbledon ha perso solo una finale, quella del 2013 contro Andy Murray.
BAUTISTA AGUT