CHI CONTA A BRUXELLES
wopke hoekstra
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
Oggi von der Leyen dev’essersi convinta di poter dettare lei le condizioni del prossimo ciclo europeo. Lo si nota perché non esita più neanche di fronte a certe forzature. Il commissario olandese Wopke Hoekstra, a lei vicino, riceve un mandato di «lotta alle frodi fiscali e all’elusione».
Ma Hoekstra è lo stesso che da ministro delle Finanze dell’aia (2017-2021) assecondò la vocazione del suo Paese quale paradiso fiscale per i grandi gruppi; ed è lo stesso che una fuga di notizie rivelò coinvolto in una società nel paradiso delle Isole Vergini britanniche. Una volpe a guardia del pollaio. Hoekstra peraltro a Bruxelles dovrà anche perseguire una transizione verde più attenta alle esigenze delle imprese - obiettivo giusto dopo essere stato in passato manager del colosso petrolifero Shell.
URSULA VON DER LEYEN PRESENTA LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA
HOEKSTRA AL FISCO È L’EX FALCO OLANDESE CHE INVESTÌ OFFSHORE
Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia per il “Fatto quotidiano”
Già era bizzarra la scelta di nominare commissario per il clima un ex uomo forte di Shell, ma quella di dargli anche la delega alla tassazione nonostante un passato di investimenti offshore è talmente incredibile da sembrare una svista. Il conservatore olandese Wopke Hoekstra è già un caso a Bruxelles.
WOPKE HOEKSTRA
Ursula von der Leyen l’ha appena riconfermato per un secondo mandato alla Commissione Ue, dov’era entrato nell’autunno 2023 per sostituire il connazionale Frans Timmermans nella gestione dei dossier climatici, tra le proteste delle Ong visto che ha lavorato a lungo per il colosso petrolifero olandese, occupandosi della direzione commerciale.
A questo portafoglio, però, la presidente Ue ha deciso di aggiungere la “tassazione”. Peccato che nel 2021 Hoekstra sia finito nello scandalo dei “Pandora papers”: nel 2009 aveva acquistato azioni di una società offshore con sede nelle Isole Vergini britanniche che investiva in safari in Africa insieme a una quarantina di manager bancari. Hoekstra ha mantenuto le azioni (26.500 euro) anche mentre da senatore sedeva in una commissione che si occupava di combattere l’elusione fiscale. “Non avevo realizzato dove fosse quella società...”, si difese. Peccato che l’ha tenuto nascosto al Parlamento e ha venduto le azioni solo una settimana prima di diventare ministro delle Finanze nel 2017.
ursula von der leyen al parlamento europeo di strasburgo
Questo, peraltro, non gli ha impedito di nominare a capo del supervisory board della banca olandese Abn Amro, controllata dal governo, uno dei suoi soci offshore. […] Dopo Shell, Hoekstra ha lavorato a lungo per il colosso della consulenza MCkinsey, che non ha lasciato nemmeno da senatore. Da ministro, lavorò, insieme ai colleghi Ue, per depennare molti Paesi dalla black list dei paradisi fiscali, che ha sempre difeso, ed è stato uno dei falchi dell’austerità: ha creato la coalizione degli Stati “frugali” contrari a fare concessioni ai Paesi più indebitati.
Nel 2019 chiese punizioni esemplari per l’Italia per uno 0,04% di deficit in più. L’anno dopo, in piena pandemia, si batté per evitare il Recovery Fund, l’allentamento delle regole fiscali per fronteggiare il Covid e per non concedere aiuti a Spagna e Italia. Nel 2023 si è scusato per la mancanza di tatto ma, forse, solo perché – appena scelto da von der Leyen – doveva farsi confermare dall’Europarlamento. Ora ci risiamo […]
Wopke Hoekstra ursula von der leyen rieletta presidente della commissione europea WOPKE HOEKSTRA 1