Vincenzo Borgomeo per repubblica.it
gilles villeneuve enzo ferrari
Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro": in questa citazione c'è tutta l'anima di Gilles Villeneuve, uno dei piloti più amati di sempre nella storia della F1, morto giusto 35 anni fa durante le prove del Gp del Belgio, a Zolder, l'8 maggio. Fu un incidente scioccante perché il povero Gilles morì in mondovisione: il terribile schianto – Villeneuve volò fuori dall’abitacolo, con tutto il sedile, per poi sfracellarsi sulle reti di contenimento – fu ripreso con fredda precisione dalle telecamere e riproposto in tutto il mondo. Lo choc fu enorme e molti quel giorno smisero di guardare la F1: il canadese era davvero un pilota amatissimo. Dal pubblico e dallo stesso Enzo Ferrari: per il Drake era una specie di figlio.
gilles villeneuve arnoux
Fu lo stesso Commendatore infatti a volerlo al volante della sua F1, contro il parere di tutti i suoi consiglieri e contro l’opinione di tutta la stampa mondiale. Il giovane Gilles Villeneuve, nato a Chambly, in Quebec, effettivamente non aveva esperienza agonistica, avendo iniziato a correre in motoslitta per poi passare nel 1973 in Formula Ford 1600 e quindi nel 1974 in Formula Atlantic, due campionati per debuttanti.
Ma Enzo Ferrari ancora una volta aveva visto giusto e ben presto fu chiaro a tutti che Villeneuve dietro uno stile di giuda irruento, nascondeva una sensibilità di guida quasi sovraumana, riuscendo a portare l’auto ben oltre i suoi limiti. Gilles riusciva a trovare spazi impossibili per effettuare spettacolari sorpassi, guidava d’istinto e non esitava a sfracellare la macchina pur di raggiungere il suo obiettivo. Inutile dire che in pochissimo tempo diventò un vero idolo per i tifosi Ferrari di mezzo mondo ai quali regalò i migliori sorpassi che oggi arricchiscono la cineteca della storia della F1.
gilles villeneuve
Pochi sanno però che il suo debutto in F1 lo si deve alla generosità di Lauda che nel 1977 quando si laureò campione del mondo con due gare d’anticipo lasciò la sua macchina per gli ultimi Gp al canadese. Da allora Gilles divenne un pilota di riferimento per la Ferrari arrivando perfino a sfiorare il titolo mondiale nel 1979, poi vinto dal suo compagno di squadra Jody Scheckter.
Dopo sorpassi spettacolari, incidenti clamorosi e derapate da infarto Villeneuve per la stagione del 1982 si presenta con la Ferrari 126 C2, una monoposto più leggera della macchina del 1981 e più potente: i cavalli del motore tipo 021 ora sono 580. E’ questa la macchina della leggenda perché la F126 C2 stava volando verso la conquista del mondiale, ma questo ovviamente passa in secondo piano dopo la il fatale incidente.
gilles villeneuve
Le tragedie però non finiscono qui. E continuano: tre mesi dopo Didier Pironi – che nel frattempo era balzato in testa al campionato mondiale - ha un gravissimo incidente nel warm-up del Gran Premio di Germania. E’ salvo per miracolo, ma deve rinunciare al resto della stagione. Per la Ferrari, già in lutto, è il colpo finale che le fa praticamente dimenticare il fatto di aver comunque conquistato il campionato mondiale costruttori con i sostituti Patrick Tambay e Mario Andretti.
Oggi di Villeneuve rimangono le sue straodinarie gesta, il suo approccio eroico alle corse, la sua voglia di correre sempre sul filo del rasoio. E per rivivere la sua epopea da domani fino al 16 luglio 2017, allo Spazio Oberdan di Milano, c'è una bella mostra. E già il nome dice molto: "Wow, Gilles!".
gilles villeneuve
Curata da Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi, organizzata da ViDi, con il patrocinio di ACI Milano, questa mostra ripercorre la storia umana e sportiva di Gilles Villeneuve, attraverso oltre 170 fotografie di Ercole Colombo, reporter di sport tra i più apprezzati, una
vita passata in Formula 1 dietro l'obiettivo delle sue reflex, utilizzate per ritrarre gli eroi del volante negli intensi momenti della gara e in quelli della vita privata.
La rassegna è arricchita da alcune immagini provenienti dal Museo Villeneuve di Berthierville in Canada e dal motore della Ferrari 126CK Turbo del 1981, oltre a una sezione con altri oggetti legati al mito di Villeneuve. Come si suol dire in questi casi... Da non perdere.
giorgio faletti sulla ferrari di gilles villeneuve JACQUES VILLENEUVE