Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI

Xi Jinping torna dopo quasi tre anni (di persona, non solo in videoconferenza) sulla scena internazionale, con un viaggio a Samarcanda che prevede un faccia a faccia con Vladimir Putin. L'annuncio è arrivato da Mosca, da Pechino ancora nessuna conferma: i cinesi amano che siano le controparti a dare per prime la notizia, per sottolineare che il potente Xi si degna di accettare un invito.

Il leader cinese è atteso a Samarcanda in Uzbekistan tra il 15 e il 16 settembre, per il vertice Sco (Shanghai cooperation organisation), forum di dialogo tra otto Paesi: Cina, Russia, India, Pakistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tajikistan e Uzbekistan.

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Presenti come osservatori Afghanistan e Iran. Un appuntamento di peso, che sarà comunque dominato dall'incontro tra l'Imperatore e lo Zar. Quattro i motivi di interesse.

1) La missione segna la prima uscita dalla Cina di Xi dal gennaio 2020, quando scoppiò il Covid-19 a Wuhan. Da allora, il leader cinese ha attuato un «distanziamento sociale» dai governanti del resto del mondo che ha significato anche un allontanamento politico di Pechino dall'Occidente.

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2) L'incontro arriva mentre Putin fa il massimo sforzo per spaventare gli occidentali e dopo le manovre militari Vostok con forze russe e cinesi.

3) I due presidenti si erano visti l'ultima volta il 4 febbraio a Pechino, due settimane prima dell'aggressione russa all'Ucraina: si promisero «collaborazione senza limiti».

putin xi jinping

L'atteggiamento della Cina nei confronti della Russia sottoposta a sanzioni da Stati Uniti ed Europa è stato volutamente ambiguo: ha rifiutato di condannare l'invasione dell'Ucraina ma non risulta che abbia aggirato in modo sfacciato l'embargo occidentale (è troppo legata ai mercati globalizzati).

Andando a Samarcanda, Xi Jinping segnala probabilmente di voler aiutare di più «l'amico del cuore». Anche se non si espone con una visita di Stato a Mosca.

4) Pechino ha aumentato ad agosto del 59% l'import dalla Russia, molto gas a prezzi scontati; Gazprom annuncia che le forniture saranno regolate in yuan e rubli (e Xi vagheggia da tempo la de-dollarizzazione).

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