Estratto dell’articolo di www.lastampa.it
EMMANUEL MACRON XI JINPING URSULA VON DER LEYEN
Per il suo viaggio in Europa Xi Jinping ha scelto tre paesi da visitare, Francia, Serbia e Ungheria. Una decisione non casuale perché tutte e tre le nazioni, per un motivo o per un altro, «guardano con sospetto all'ordinamento mondiale degli Usa dal dopoguerra». A sostenerlo è il New York Times in un editoriale in cui sottolinea come Pechino voglia creare il proprio universo in Europa, partendo proprio dai quei paesi che potrebbero agire da «contrappeso» e con cui la Cina ritiene necessario rafforzare i propri legami economici.
EMMANUEL MACRON E XI JINPING A PECHINO
«In un momento di tensioni con gran parte dell'Europa […] Xi vuole dimostrare la crescente influenza della Cina sul Continente e, allo stesso tempo, perseguire un riavvicinamento pragmatico», scrive il giornale americano.
Xi Jinping è arrivato oggi a Parigi […] Altra questione la Serbia dove arriverà mercoledì, non a caso in concomitanza con il 25esimo anniversario del mortale bombardamento della NATO sull'ambasciata cinese a Belgrado durante la guerra del Kosovo. «Quell'attacco sbagliato del 7 maggio 1999, per il quale la Casa Bianca si scusò, uccise tre giornalisti cinesi e scatenò furiose proteste attorno all'ambasciata americana a Pechino» scrive il Nyt.
xi jinping accoglie emmanuel macron a pechino
«Per Xi, essere a Belgrado è un modo molto economico per chiedere se gli Stati Uniti prendono davvero sul serio il diritto internazionale», ha detto Janka Oertel, direttrice del programma Asia presso il Consiglio europeo per le relazioni estere a Berlino, «e per dire, che ne dici del fatto che il superamento della NATO sia un problema per altri paesi?».
Infine l'Ungheria, paese amico dove il suo primo ministro, Viktor Orban, ha sostenuto enormi investimenti cinesi e ha utilizzato la posizione del suo paese come membro dell'Unione Europea per attenuare le critiche alla Cina.