volontari stranieri in ucraina
Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Il pendolo oscilla su Severodonetsk. Nelle ultime ore i russi sono tornati a premere e i loro avversari, dopo segnali incoraggianti nel fine settimana, parlano di una fase nuovamente difficile. Le valutazioni negative sono dei dirigenti locali e del presidente Zelensky reduce da una visita nel Donbass. Mosca ha lanciato nella mischia il possibile: i ceceni, i miliziani, i soldati «privati» della Wagner, gli imprescindibili elementi della 76esima aerotrasportata.
volontari stranieri in ucraina
Negli ultimi giorni numerosi report hanno segnalato come nello schieramento dell'Ucraina stiano svolgendo un ruolo i volontari stranieri, alcuni dei quali sono caduti in battaglia: georgiani, tedeschi, francesi, britannici, australiani, olandesi, qualche americano danno il loro contributo. I racconti insistono sulla durezza degli scontri, sui vuoti provocati dalle bombe, sulla necessità di ruotare dopo periodi di lotta intensa sotto lo sbarramento incessante.
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Le testimonianze tradiscono la ferocia della contesa, ma al tempo stesso provano a trasmettere un senso di fiducia per la parte che hanno scelto d'aiutare. E, oltre a rischiare le pallottole, devono pensare a non farsi catturare: ieri i separatisti del Donetsk hanno annunciato processi contro alcuni «mercenari inglesi», passibili di pena di capitale. In questi mesi la Legione composta da alcune migliaia di elementi arrivati dall'estero è stata al centro di analisi.
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Una parte è sicuramente utile alla causa, perché sa come muoversi, ha un passato militare, anche se pochi hanno provato questo tipo di conflitto. Poi c'è la schiera di avventurosi e volenterosi: non pochi sono tornati in patria in quanto considerati poco idonei. La cifra di 20 mila individui è stata ridimensionata, ma vale la regola della prudenza: le stime non rappresentano sempre la realtà. In mezzo sono apparsi i «contractors»: stranieri, professionisti, affiancano i resistenti con il training, forse partecipano a missioni speciali, fanno da consulenti.
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Il caso più evidente è quello della società Mozart, guidata dall'ex colonnello dei Marines Andrew Milburn. Sono numeri ridotti rispetto ai nemici della Wagner, comunque rappresentano un vantaggio: offrono personale di livello e aggirano il veto all'impegno sul terreno di militari Nato. Una funzione parallela in un esercito che, dopo le sconfitte passate, ha dimostrato di poter tenere testa al neo-Zar.
volontari stranieri in ucraina UCRAINA - VOLONTARIO STRANIERO VA A COMBATTERE I RUSSI