Alessandra Paolini per “la Repubblica - Roma”
CHI glielo avrebbe detto a quel ragazzaccio che negli anni Settanta scandalizzava la Montagnola uscendo da casa vestito con piume, lustrini, di diventare un giorno materia di studio. Renato Zero, l’idolo dei sorcini di ogni età, finisce sui banchi di scuola. Le sue canzoni infatti sono ora oggetto di un concorso per gli studenti di medie e liceo.
lucio presta e renato zero
Si intitola “Zero in letteratura, percorsi poetici e sociali di Renato Zero”, l’iniziativa promossa dall’associazione culturale Fonopoli che prende il via proprio alla vigilia di “Zero”, prima grande retrospettiva sul cantante che Roma ospiterà a Testaccio dal 18 dicembre.
Compito dei ragazzi sarà analizzare e commentare tramite uno scritto o un video un testo dell’artista che nel corso della carriera ha cantato emozioni e scandagliato l’animo umano, i suoi dubbi, i suoi dolori. Catturando l’amore di generazioni e generazioni di fan. I ragazzi che parteciperanno alla prova dovranno cimentarsi con tracce che prendono il via dal titolo di alcune tra le più celebre canzoni di Renato Zero.
festa per gino paoli gino paoli e renato zero
Titoli che porteranno gli studenti ad affrontare tematiche” a volte intimistiche, spesso sociologiche e sempre di attualità. Come attuali sono sempre stati gli argomenti messi in musica dall’artista: dalle difficoltà dei giovani ad affrontare la vita, alla condizione degli anziani che fanno i conti con una società che spesso non li considera più, dalla libertà sessuale, alla perdita dei valori.
RENATO ZERO IN SCENA FOTO ANDREA ARRIGA
Tra i temi in concorso (che scadrà il 31 gennaio) ecco così compare “La favola — Le nostre maschere, essere ed apparire; “La tua idea” — Disagi e opportunità nel mondo dei giovani; “Dal mare” — Storie di immigrazione e politiche di accoglienza; “Immi Ruah” — Ecumenismo e dialogo interreligioso; “Qualcuno mi renda l’anima” — I rischi della condizione infantile.
A decretare i vincitori, un comitato scientifico. Composto da scrittori, parolieri e giornalisti. Al primo classificato e alla sua scuola andranno due premi di 1.000 euro ciascuno. Ai primi tre classificati di ogni sezione invece verranno dati un diploma e il catalogo della mostra “Zero” in tiratura limitata. Alla premiazione ci sarà anche Renato Zero che consegnerà i riconoscimenti, c’è da scommettere, accompagnati da una stretta di mano e dal suo intramontabile «Ciao Nì».
RENATO ZERO FOTO ANDREA ARRIGA