Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO
Un ping pong telecomandato, quasi un'esibizione a favore di telecamere. «Bene i 5S sulla riforma fiscale, siamo pronti a un tavolo per lavorare insieme», cinguetta Nicola Zingaretti. «C'è convergenza - fa l'occhiolino Luigi Di Maio - ed è un bene la proposta del segretario Pd». Sintonia pubblica, ostentata, inedita. Ma che sta succedendo? Succede che il leader dem e l'ex capo politico del Movimento hanno infittito i colloqui.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
Di più: hanno deciso di inaugurare una nuova fase. Stanchi, entrambi, di quella che Zingaretti chiama «la melassa» che a volte avvolge le scelte e le strategie di Palazzo Chigi: un intruglio di annunci mediatici e decisioni rinviate. Che adesso, è l'opinione del governatore uscito indenne dalle Regionali, non ha più ragione di esistere.
goffredo bettini gianni letta. giuseppe conte
(…) Il segretario (…) parla con tutti. E non lo nasconde, perché è evidente che proprio dialogando con Di Maio rafforza le richieste del Pd e può bilanciare l'autonomia di Palazzo Chigi, smontando il dettaglio meno gradito del "metodo Conte", quel posizionarsi come punto di equilibrio tra due istanze diverse per poi scegliere in solitudine la strada migliore.
Ecco, il segretario dem - assieme al ministro - è deciso a imporre un nuovo corso. Ultimamente, per dire, si è compiaciuto per l'atteggiamento del titolare degli Esteri sui decreti sicurezza. Ma come, si dirà, l'ex leader 5S è tra i meno favorevoli a una svolta progressista sul dossier immigrazione e ha chiesto appena l'altro ieri modifiche a un accordo di maggioranza già siglato.
zingaretti renzi
Ebbene, per Zingaretti è comunque meglio trattare con l'ex capo politico del M5S, magari rinunciare a qualcosa per portare a casa il risultato, piuttosto che accettare i continui rinvii di Conte, come succede da mesi, implacabilmente, con il risultato di lasciare in vigore gli odiati decreti.
Nuova fase, allora. Condita dall'insofferenza crescente per alcune uscite non concordate del presidente del Consiglio. Un esempio? La sortita su Quota 100, oppure quella sul reddito di cittadinanza. In linea di principio, benzina nei motori del Pd, siluri contro due misure volute dalla Lega e dal Movimento (e sempre osteggiate dal Nazareno). Se il fastidio di D i Maio è ovvio, meno scontato è quello di Zingaretti. Eppure va registrato. (…)
renzi di maio
In mezzo a questa nuova coppia che si annusa si fa spazio Matteo Renzi. Il quale, come una sirena ammaliatrice, sussurra da tempo all'orecchio dei due leader quanto forti potrebbero diventare, se solo decidessero di abbandonare Conte al suo destino. (…) E poi c'è il Mes. Il Pd dà tempo fino a dicembre al presidente del Consiglio per decidere. Su questo dossier non può contare troppo su Di Maio, perché trenta grillini sarebbero pronti a opporsi in ogni caso all'attivazione del Fondo, mettendo a rischio l'esecutivo al Senato. (…)
Renzi Di maio GOVERNO CONTE BIS BY TERRE IMPERVIE GIUSEPPE CONTE E NICOLA ZINGARETTI AI FUNERALI DI WILLY MONTEIRO