Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per repubblica.it
Nicola Zingaretti, in quanto massimo esperto di logoramento subìto quand’era segretario del Pd, ora che al Nazareno c’è Elly Schlein rivede lo stesso film?
schlein zingaretti
“La storia non si ripropone mai nella stessa forma. In questi anni nel partito si è preferito coltivare le identità di parte senza prestare la dovuta attenzione a un perimetro di valori e di cultura politica condivisi, ma adesso si può cambiare. Schlein ha offerto un’agenda chiara di temi e battaglie su cui mobilitare l’Italia: lavoro, scuola, salute, casa, ambiente. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti uniti, dimostrare che abbiamo un’idea alternativa di sviluppo. È il ruolo che spetta alla prima forza di opposizione ed è ciò che i cittadini si aspettano da noi. Non deludiamoli”.
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Qualcuno accusa Schlein di far da sola e ascoltare poco. Consigli per sopravvivere alla guida del Pd?
schlein zingaretti
“Non ho consigli da dare, solo il mio contributo, come tutti dovremmo fare. È quel che accade in una comunità: ci si aiuta nei momenti di difficoltà. Quando giro per strada tanti mi chiedono: ‘Mi posso fidare del Pd?’. Dopo la sconfitta alle politiche era: ‘Io il Pd non lo voto più’. Schlein ha riaperto una speranza di dialogo. Questa porta non va chiusa di nuovo”.
Intanto le spaccature sono evidenti: la direzione si è conclusa senza un voto sulla relazione della segretaria, e non era mai successo.
“Non creiamo casi che non esistono. La direzione ha votato gli impegni per portare avanti l’iniziativa politica proposta da Schlein. Ricordo col sorriso che le direzioni durante il governo Conte 2 si sono sempre concluse con un voto unanime, la scelta di farlo nascere addirittura con una standing ovation. Poi alla fine hanno detto che il Conte 2 lo avevo voluto soltanto io”.
GAY PRIDE 2023 - ELLY SCHLEIN E NICOLA ZINGARETTI
Per l’ala cattolica e riformista il Pd è troppo sbilanciato a sinistra, esiste un rischio scissione?
“Il Pd si sta spostando più vicino alla condizione umana delle persone e questo è un patrimonio di tutti. Noi dobbiamo essere il partito garante dei valori costituzionali, rimasti in gran parte lettera morta: il diritto allo studio, alla salute, al lavoro, a fare impresa. La crisi del nostro rapporto con la società nasce da lì. Come diceva Calamandrei la Costituzione non è solo un libro, ma un programma da attuare. La destra non lo sta facendo. Tocca a noi e vedrete che torneremo a crescere”.
E se invece a mollare fosse Schlein, finirebbe il Pd?
“Dovremo concentrarci sullo spingere Giorgia Meloni a mollare la guida del governo perché questo sì che è un danno per il Paese. E allora ritroveremo tutti l’orgoglio di un partito, il nostro, che discute, sceglie un leader e poi trova il modo e le forme per sostenerlo”.
NICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI
Schlein dice: non si vince da soli. Si può ricostruire il campo largo?
“Non sono interessato alle formulette. Posso solo dire che se le opposizioni cercassero con più convinzione punti di convergenza sarebbero molto più forti. Fa bene quindi Elly a tenere alta la sfida unitaria. L’arte della politica non è la mediazione a tutti i costi per raggiungere un compromesso, ma l’impegno per ridurre le differenze tra alleati e massimizzare le cose in comune. Altrimenti Meloni continuerà a vincere perché noi siamo divisi”.
Conte sembra più un competitor che un alleato affidabile, in realtà.
“Ma scusi, la Lega non è un competitor di FdI? E però governano insieme. L’idea che allearsi significhi annullare la propria identità è ridicola. E dirò di più, la vera subalternità è del partito di Meloni, che per uno scambio osceno sostiene la legge sull’autonomia differenziata che distrugge il Paese. Perciò la “patria” la difenderemo noi. E per loro il nome più appropriato diventerà “traditori dell’Italia” altro che fratelli”.
nicola zingaretti foto di bacco
Tornando a Schlein, partecipare alla piazza del M5S con quelle parole d’ordine è stato un errore?
“No. Schlein ha solo risposto sì a un invito, non ha aderito alla manifestazione dei 5Stelle. Ha preso cioè un’iniziativa politica giusta, dimostrando che il Pd più di altri ha a cuore la necessità di costruire un’alternativa e, forte delle proprie idee, non ha paura di confrontarsi con nessuno. Se si ha l’ossessione di amplificare le differenze, invece di ricercare le possibili convergenze, la destra governerà per sempre”.
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