Marco Antonellis per Dagospia
VIGNETTA BENNY - DI MAIO E ZINGARETTI
Mentre i 5Stelle stanno valutando in queste ore se tenere in settimana un'iniziativa pubblica per illustrare i risultati raggiunti sinora dal governo, ovviamente per la parte che riguarda i 5stelle (l'idea è quella di mettere tutti assieme ministri e sottosegretari e, perchè no, anche l'ormai non più super partes Premier Conte) Luigi Di Maio & company stanno seriamente riflettendo sul che fare in caso di elezioni anticipate. Il grido di battaglia è sempre lo stesso: "Mai con questo Pd" ma tutti sanno, a cominciare proprio dal leader del Movimento pentastellato che non è esattamente così. Così come lo sa bene Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico.
Sono in molti, infatti, all'interno delle due formazioni politiche a sapere bene come stanno le cose e cosa potrebbe accadere dopo nuove elezioni politiche: "Dopo il voto Nicola non avrebbe più motivo di non dialogare con i 5Stelle anche perchè insieme avrebbero i numeri per eleggere il prossimo Capo dello Stato e il Pd è pieno di pretendenti per quella poltrona" spiegano dal Nazareno.
NICOLA ZINGARETTI
"Dopo nuove elezioni politiche Pd e 5Stelle sarebbero due forze non più così distanti dal punto di vista del peso elettorale il che permetterebbe a Zingaretti di evitare lo strapotere dell'interlocutore e di trattare ad armi pari. E poi, cosa ancor più importante, il Pd che uscirebbe dalle prossime elezioni sarebbe totalmente derenzizzato. E questa è la vera condizione posta da Di Maio per aprire una trattativa di governo con il Pd".
Gia, questo è il punto che sta più a cuore ai grillini: aspettare che escano di scena tutti gli uomini di Renzi dal Partito Democratico: "Dopo non ci sarà più alcun problema a trattare" fanno notare ambienti pentastellati. Insomma, abbattuta la "conventio ad excludendum" nei confronti di Matteo Renzi tutto sarà possibile. Anche alleanze che in questa legislatura sono impensabili. Ma non nella prossima.