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    ZONA LAVROV – MERLO: “TROVO INGENEROSO ADDOSSARE A BRINDISI LA RESPONSABILITÀ DELL'ARMAMENTARIO ANTISEMITA A CUI È RICORSO LAVROV. LE RISPOSTE CONTANO PIÙ DELLE DOMANDE E DELLA MACELLERIA DI PUTIN IN UCRAINA ORA SO QUALCOSINA IN PIÙ. AL CONTRARIO I TALK CON IL PROFESSORE ASINO, PUR LEGITTIMI, APPARTENGONO A UN ALTRO GENERE DI SPETTACOLO. CAMBIO CANALE SE MI IMBATTO IN ORSINI…" - VIDEO


     
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    Da “Posta e Risposta - la Repubblica”

     

    LAVROV BRINDISI 3 LAVROV BRINDISI 3

    Caro Merlo, non mi meraviglia che il ministro degli esteri russo abbia sostenuto che anche Hitler "aveva origini ebraiche", che è una vecchia falsificazione della propaganda antisemita, né che "i maggiori antisemiti sono gli ebrei", che è persino peggio perché è un oltraggio, un'offesa alle vittime dell'Olocausto che i nazisti utilizzarono a Norimberga cercando in modo sgangherato di coprire i loro crimini.

     

    Mi chiedo però perché Lavrov abbia scelto la tv italiana e "Zona Bianca" di Mediaset. Che ragione c'era di farlo parlare? E non sarebbe stato il caso di incalzarlo con un contraddittorio mozzafiato? Lei è ancora convinto che lamentarsi della deriva della nostra televisione, Rai, Mediaset e la7, sia una lagna illiberale?

    LAVROV BRINDISI 77 LAVROV BRINDISI 77

     

    Solo nella tv italiana un modesto professore associato, protagonista in tutti i programmi di informazione, può sostenere, senza essere preso a pernacchie dai suoi colleghi professori, che la Seconda Guerra Mondiale scoppiò per colpa degli inglesi e dei francesi e non per volontà di Hitler.

    Marzia Bernardi - Treviso

     

    FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO

    Risposta di Francesco Merlo:

    Penso che "il contraddittorio mozzafiato" in casi come questi non sia proprio possibile. Sarebbero invece necessari distanziamenti, dubbi, domande meravigliate e qualche sarcasmo bordiniano.

     

    È vero che non ci sono stati, ma trovo sostanzialmente ingeneroso addossare all'intervistatore la responsabilità dell'armamentario antisemita a cui è ricorso l'intervistato. Le risposte contano più delle domande e l'intervista di Giuseppe Brindisi al ministro degli Esteri russo, che ha fatto il giro del mondo, rimane una difficile, vera pagina di giornalismo. Al contrario i talk show con il professore asino, pur legittimi, appartengono a un altro genere di spettacolo. Cambio canale se mi imbatto in Orsini. Ho invece cercato e visto l'integrale dell'intervista a Lavrov che purtroppo mi ero perso. E della macelleria di Putin in Ucraina ora so qualcosina in più.

    ALESSANDRO ORSINI 1 ALESSANDRO ORSINI 1 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 1 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 1 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 2 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 2 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 7 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 7 ALESSANDRO ORSINI 2 ALESSANDRO ORSINI 2 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 6 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 6 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 3 sergei lavrov intervistato da giuseppe brindisi a zona bianca 3 lavrov brindisi lavrov brindisi

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