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    NUOVA PUNTATA DEL “COLD CASE” DELLE BRIGATE ROSSE! – A 48 ANNI DALLA MORTE DI MARA CAGOL, ARRIVA LA "SVOLTA": È STATO INDAGATO LAURO AZZOLINI, GIÀ CAPO DELLA COLONNA MILANESE DELLE BR. PER I PM TORINESI, CHE HANNO RIAPERTO IL CASO, SAREBBE STATO LUI  A FUGGIRE NEI BOSCHI DOPO LO SCONTRO A FUOCO ALLA CASCINA SPIOTTA, NEL QUALE PERSERO LA VITA L’APPUNTATO DEI CARABINIERI GIOVANNI D’ALFONSO E LA TERRORISTA MARA CAGOL, MOGLIE DI RENATO CURCIO…


     
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    Estratto dell’articolo di Lodovico Poletto per www.lastampa.it

     

    IL CADAVERE DI MARA CAGOL DOPO IL BLITZ PER IL RAPIMENTO GANCIA 1975 IL CADAVERE DI MARA CAGOL DOPO IL BLITZ PER IL RAPIMENTO GANCIA 1975

    C’è un secondo indagato nella storia riaperta dalla procura di Torino del sequestro dell’industriale Vittorio Vallarino Gancia nel giugno del 1975. Si tratta di Lauro Azzolini, già capo della colonna milanese delle brigate Rosse.

     

    Per i pm torinesi e per il colleghi della direzione nazionale antiterrorismo sarebbe stato lui a fuggire nei boschi sulle colline del Cuneese dopo lo scontro a fuoco alla Cascina Spiotta nel quale persero la vita l’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso e la terrorista Mara Cagol, moglie di Renato Curcio. […]

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