matteo salvini a parma con lucia borgonzoni
Simone Canettieri per ''Il Messaggero''
Bibbiano ombelico del mondo? Forse no, ma di sicuro il comune del Reggiano travolto dall' inchiesta sugli affidi diventa il centro nevralgico della campagna elettorale in Emilia Romagna. Una sfida che, come si sa, va ben oltre i confini della regione rossa per eccellenza. Il fatto è che le Sardine e Matteo Salvini litigano per la piazza in vista di giovedì prossimo.
Carte alla mano, l' ha spuntata la Lega. Il movimento anti-sovranista aveva fatto per primo richiesta d' uso di suolo pubblico, ma il Carroccio si è avvalso del protocollo siglato in Prefettura dalle liste che partecipano al voto e che prevede una prelazione per comizi o iniziative di propaganda. In poche parole: Mattia Santori e soci hanno scontato proprio quel non essere partito di cui adesso di vantano, in attesa di capire certo cosa accadrà il 27 gennaio.
mattia santori a piazza san giovanni 3
L' unica certezza per il momento è che giovedì Matteo Salvini sarà a Bibbiano per il comizio conclusivo della sua campagna elettorale per Lucia Borgonzoni: «Lo avevo promesso a quelle mamme e papà e noi le promesse le manteniamo». Le sardine che puntavano a rubargli la scena rilanciano: «Vuole solo strumentalizzare e glielo impediremo».
Al momento visto che la piazza davanti al Comune nel mirino è stata data alla Lega, alle sardine è stata concessa la vicina piazza Libero Grassi. Ci saranno? Teoricamente sì. Ma non si sa ancora. «Noi ci saremo, ma prima vogliamo sentire i cittadini», ha spiegato Mattia Santori. E così lunedì sera alle 21 al cinema Metropolis del paese si terrà un' assemblea pubblica aperta: «Vogliamo capire qual è la volontà delle persone - ha proseguito Santori - se vorranno una manifestazione con 7mila persone nella piazza data dalla Questura o se preferiscono non fare nulla». Insomma, «qualsiasi cosa decideranno, noi l' accetteremo: compreso il ritiro del presidio».
lucia borgonzoni con maglietta parliamo di bibbiano al senato 3
Insomma, la sfida delle piazze ancora non è finita. Così come quella su Bibbiano, dove ieri ha fatto tappa anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d' Italia.
Pronta a piantare una bandierina nel centrodestra proprio sull' inchiesta della procura sugli affidi dei minori: «Siamo stati i primi ad arrivare e saremo gli ultimi ad andarcene», ha detto Meloni, aggiungendo che «i fatti di Bibbiano e della Val d' Enza sono un campanello d' allarme sul sistema degli affidi in Italia».
IL RITORNO
Il fermento è generale. E anche per le Sardine che si giocano tutto in questo voto: se Bonaccini vincerà sarà stato per merito loro, nel caso opposto saranno relegate nel dimenticatoio alla voce belle speranze e niente più.
SALVINI A BIBBIANO
Oggi ritorneranno a Bologna dove tutto nacque lo scorso 14 ottobre. In piazza Maggiore è in programma nel pomeriggio una kermesse musicale-politica dove sono attese 30mila persone.
«Dietro loro c' è il Pd: non sono spontanee», accusa, sempre da destra, Meloni. Ma Mattia Santori e gli altri accarezzano i sogni di gloria. Che vanno di pari passo con le ambizioni. Di sicuro si godono l' effetto caso politico dell' anno: lo dimostra l' instant book edito da Castelvecchi (Sardine in piazza di Massimo Arcangeli) e anche l' organizzazione che sta dietro gli ultimi eventi. A partire da quello di oggi. Insomma, nulla è più per caso. La battaglia in Emilia Romagna è arrivate alle battute conclusive.
matteo salvini a bibbiano
E tutti si giocano molto. A partire dalle Sardine. Tra il mare aperto e finire in scatola ci passo un soffio. O magari un pugno di voti.