Estratto dell’articolo di www.leggo.it
bolletta con impronta di sangue di un membro della setta noi è io sono
Un'impronta lasciata col sangue su richiesta di risarcimento di una bolletta del gas inviata al prefetto, al questore e al sindaco per comunicare loro che no, quella fattura lui non ha intenzione di pagarla. Perché fa parte di «Noi è Io sono» e non crede nello Stato, nelle leggi, nelle forze dell'ordine. E nelle bollette.
È successo a Iseo, in provincia di Brescia, dove un adepto della setta italiana collegata all'americana «One People», ha inviato alle autorità una sorta di contro-fattura che recita, come riporta il Corriere della Sera: «Chi induce un uomo vivo a identificarsi nei documenti di una corporazione di diritto privato preclusa e pignorata, commette reato». E chiede il pagamento in «oncia troy al 99,9% valuta in argento puro» o «energia vitale».
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Non è la prima volta che un fatto simile avviene nel Bresciano. Mesi fa una donna di 65 anni venne fermata in auto a Roè Volciano e mostrò una patente universale firmata con l'impronta rossa, che la donna era convinta di poter utilizzare ovunque definendosi eterna essenza in corpo, fonte di valore e libera di guidare tutti i veicoli, navi, aerei e affini senza alcun impedimento.
Un documento rilasciato da una fantomatica associazione «Noi è la nazione», che non riconosce lo Stato italiano, le leggi, le forze dell'ordine ed evidentemente nemmeno le aziende energetiche. […]
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