F.Alb. per “la Stampa”
«Ho litigato con mia moglie, non ne posso più, meglio stare in galera che a casa con lei tutto il giorno». Un pregiudicato catanese di 50 anni, Giuseppe Pulvirenti, che stava scontando nella sua abitazione di Catania una condanna per il furto di generi alimentari avvenuto nell' aprile di un anno fa in un supermercato nel Messinese, sabato sera ha deciso di "evadere" da casa dopo l' ennesimo litigio con la moglie.
evasione carcere
Perchè le cose andassero come sperava, si è pure tolto il braccialetto elettronico con cui avrebbe dovuto convivere per rispettare i domiciliari e si è presentato nel carcere di Giarre (Catania), spiegando ai carabinieri che «lì la detenzione è più tranquilla rispetto al carcere catanese di Piazza Lanza».
Per costituirsi, Pulvirenti ha citofonato al carcere e agli agenti ha spiegato di essere un condannato ai domiciliari che era uscito di casa e per questo li ha invitati a metterlo in cella. Gli agenti della Penitenziaria a loro volta hanno avvertito i carabinieri, che peraltro erano già sulle sue tracce perchè l' aver rimosso il braccialetto elettronico aveva fatto scattare l' allarme per evasione alla sala operativa.
EVASIONI1
E così, il marito-evaso è stato raggiunto da una pattuglia dei carabinieri di Giarre ed è stato portato in caserma, in una camera di sicurezza, in attesa del processo (per direttissima) per evasione. Ma ieri mattina la condanna ha disatteso le aspettative dell' uomo: niente carcere ma una nuova restrizione ai domiciliari nella stessa casa da dove era fuggito. Con il braccialetto elettronico nuovamente alla caviglia. E con la moglie ad aspettarlo.