a cura di Colin Ward e Critical Mess (Special Guest: Pippo il Patriota)
fabio fazio enrico letta a che tempo che fa1 - AVVISI AI NAVIGATI
L'Enrichetto Letta esordisce nel morbido salottino tv di Fabio Fazio e lancia la versione politichese della canzone mono-nota di Elio e le Storie Tese. Da perfetto democristiano del terzo millennio, il premier delle larghe intese parla di tutto e di niente con aria sicura e senza sbavature. Soprattutto, lascia intuire doti da domatore che gli torneranno utili per tenere insieme una compagine che più eterogenea non si può. Davanti alla performance mono-nota e mono-tona di Letta Nipote, immaginiamo "il vivo compiacimento" di Re Giorgio Secondo, in arte Morfeo.
A tenere banco sui giornaloni di Lor signori è sempre la questione Imu. "Letta in tv conferma il decreto Imu. ‘Giù le tasse per i nuovi assunti, cambiamo subito la legge elettorale. Niente tagli alla cultura o lascio. Manovra? Spero di no" (Repubblica, p. 2). Ma un conto è sospendere l'Imu, un conto restituirla e abolirla come chiede il Banana, che anche ieri, intervistato dal suo Tg4, ha minacciato la crisi di governo. La faccenda è intricata come spiega il Corriere: "Il rebus del rimborso ai Comuni.
LETTA enricolL'aumento Iva potrebbe slittare. L'ipotesi di scaricare la perdita sui negozi e sulle secondo case. Decisivo il consiglio dei ministri di giovedì, anche per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali" (p. 3). Interessante il retroscena di Ugo Magri per la Stampa: "E ora i grillini tentano il Pd con le maggioranze variabili. Il M5S apre al taglio della tassa sulla casa solo per i più poveri e spiazza il Pdl" (p. 3). Toni concilianti sul Giornale di Feltrusconi: "Il premier ascolta il Pdl. ‘Bisogna riformare le tasse sull'abitazione" (p. 2).
2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Un piano in due mosse per superare la riforma Fornero. Prima la Cig, poi i precari. Meno vincoli sui contratti a termine e apprendistato. Il sottosegretario Dell'Aringa: "Pensionamento flessibile o rischiamo una valanga di esodati. L'emergenza riguarda tutti i lavoratori più anziani che perdono il posto" (Repubblica, p. 6). Vengono al pettine i veri nodi del Paese, altro che Convenzione per le riforme o presidenza del Copasir. Il precedente governo ha aggravato l'emergenza sociale e ora perfino un giuslavorista moderato come Dell'Aringa si mette le mani nei capelli e lancia l'allarme.
Meritorio focus del Messaggero sulla cassa integrazione: "Corsa per salvare 500 mila lavoratori. A fine mese i 990 milioni stanziati dal governo Monti saranno esauriti. Per coprire l'anno servono 1,5 miliardi di euro. Nonostante il blocco dei pagamenti da parte di sei Regioni continuano ad affluire le domande: +147% a marzo scorso" (p. 5). Questa è la crisi, che non si ferma con gli annunci.
3 - MA FACCE RIDE!
"Biancofiore non cede: le mie posizioni uguali a quelle del Papa" (Corriere, p. 7). Sì, tesoro, ma non fate lo stesso mestiere: tu stai (inopinatamente) al governo e lui sta in Vaticano.
4 - UN DUE TRE GRILLINO
Scivola sui soldi l'unanimismo disciplinare del partito di Grillomao. Dopo essersi ridotti lo stipendio a 5mila euro lordi, i deputati grillini vorrebbero almeno disporre della diaria, alla faccia del comico e del suo guru Casaleggio. Scrive Repubblica: "No a Grillo, i 5 Stelle vogliono tutta la diaria. Un referendum boccia il leader. ‘Volontaria la restituzione della quota non spesa'. Una mail del capo del movimento chiedeva di limitare l'incasso alle spese sostenute. Votata dal 48% la linea maggioritaria, ma il 36% è per tenere solo la parte davvero spesa" (p. 4)
5 - PIDDI' ANNO ZERO
Sabato c'è l'assembleona del Pd e Matteuccio il Rottamatore, fresco di investitura debenedettiana, sembra leggermente fuori gioco. Il Corriere (p. 9) la mette in positivo: "Segreteria pd, il piano di Renzi. ‘Meglio avere le mani libere'. Il sindaco vorrebbe un suo uomo responsabile organizzativo. C'è chi vede Bersani dietro la candidatura di Epifani e D'Alema dietro quella di Cuperlo". Ma va? Su Repubblica, "Pd, il tour di Barca nelle città della protesta. L'ex ministro: ‘I partiti macchine per produrre eletti. Con Renzi nessun asse" (p. 9).
La Stampa di Torino punta sul banchiere Sergio Chiamparino: "Ipotesi Chiamparino per unire il Pd. L'ex sindaco di Torino è il nome in grado di mettere d'accordo le correnti" (p. 6). Ma su Repubblica si legge "Io segretario? Ma non scherziamo. Da un anno non ho nemmeno la tessera. Mi dà fastidio il fatto che il mio nome venga tirato in ballo per governo e partito" (p. 9).
6 - A COSA SERVONO I GIORNALI
"Il giorno della vittoria ha sempre un gusto particolare". Con questo memorabile incipit in prima pagina, Andrea Agnelli straripa sul Corriere della Sera per celebrare lo scudetto della Juventus. Il cugino di Yacht Elkann sente il bisogno di occupare spazio e i parenti servono a questo. Bel segnale di "nuova era" in via Solferino. Una volta gli Agnelli si accontentavano di autocelebrarsi sulla Stampa.
7 - FREE MARCHETT
"Vince chi cresce all'estero", la ricetta di Autogrill per imprenditori e politici". Su Repubblica, insopportabile intervista-marchetta a Gianmario Tondato, numero uno dell'oligopolista Benetton. Di rara profondità lo scambio sulla politica. Domandone: "E il governo e la politica come possono aiutare le aziende? Rispostina: "Che si ragioni in una prospettiva globale. Le politiche industriali e commerciali vanno pensate in un quadro internazionale. La politica non è il mio mestiere, ma sembra che i primi a non credere all'Europa siano gli stessi Paesi europei che si confrontano solo tra di loro invece di guardare al contesto mondiale" (p. 20). Blablablà. A ridatece Enrico Letta tutta la vita!
8 - FREE MARCHETT/2
"Quagliariello, ‘saggio' sobrio che ammalia pure la sinistra. Il ministro delle Riforme è abile a piegare gli altri alle sue tesi con la dialettica. I suoi modi gentili incantano, ma sotto la grisaglia c'è un temperamento da ribelle. In ferie torna ragazzo e scorrazza in Puglia con la sua Ape car" (Giornale, p. 12). Il mitico Perna scivola sul ministro amico.
9 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Una tata italiana per il bebè ecco la prescelta di Kate. Si chiama Antonella e vive a corte da 13 anni" (Repubblica, p. 17)