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    A GRANDI PASSI VERSO IL LOCKDOWN - VERSO UNA STRETTA PER CAMPANIA, LIGURIA ABRUZZO E UMBRIA - LA REGIONE GOVERNATA DA DE LUCA PUO’ DIVENTARE DIRETTAMENTE ZONA ROSSA - IL LIVELLO DI CONFUSIONE NELLA RACCOLTA E ANALISI DEI DATI CHE I GOVERNATORI SONO OBBLIGATI A TRASMETTERE ALL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ È MASSIMO - DOPO L'INCHIESTA AVVIATA IN LIGURIA, ANCHE ALTROVE SAREBBERO PRONTI ESPOSTI E SEGNALAZIONI SULLA MODALITÀ DI LAVORO DELLE ASL…


     
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    Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

     

    conte de luca conte de luca

    La cartina di un' Italia a prevalenza gialla, con due regioni arancioni e quattro rosse, è destinata a mutare già nelle prossime ore. Diversi territori sono in grave o gravissima sofferenza e i medici spronano a chiudere il Paese intero altrimenti sarà il virus ad avere la meglio. Eppure tra esecutivo e governatori la confusione (e la tensione) è massima.

    Il «verdetto» atteso per ieri pomeriggio verrà emesso solo oggi, dopo che nel report dell' Istituto superiore di sanità saranno confluiti tutti i dati in arrivo dalle Regioni.

     

    ROBERTO SPERANZA ROBERTO SPERANZA

    La conferma ufficiale si avrà soltanto in giornata, quando gli scienziati avranno fatto le loro controdeduzioni e il ministro Roberto Speranza avrà sentito i governatori. Ma le indiscrezioni dicono che le aree a rischio, destinate al lockdown o comunque a misure più severe di quelle nazionali, sono Liguria, Abruzzo, Umbria e Campania, che da gialla può persino diventare rossa.

     

    Il destino della regione amministrata da Vincenzo De Luca è emblematico del caos, che ha fatto saltare le riunioni cruciali. «Il governo sta traccheggiando perché non puoi cambiare colore dopo tre giorni - è la versione di un consigliere campano -. Va bene che siamo sulle giostre, ma evitiamo le montagne russe».

     

    DE LUCA - CONTE - SIBILIA DE LUCA - CONTE - SIBILIA

    La cabina di regia, prevista alle 15, è stata rinviata alle 16 e infine spostata alle tre di oggi pomeriggio ed è slittata anche la riunione del Cts che avrebbe dovuto esprimere il parere sulla curva epidemiologica delle regioni a rischio, da inserire in fascia arancione o rossa. I governatori hanno chiesto più tempo per raccogliere e comunicare i dati e il ministero della Salute, per non esasperare le tensioni, ha concesso qualche ora. Anche per il timore che la notizia di nuovi lockdown, comunicata di domenica, avrebbe spinto tanti italiani a muoversi, in entrata o in uscita dai territori interessati dalle ordinanze.

     

    GIOVANNI TOTI FESTEGGIA LA VITTORIA CON UN PIATTO DI PANSOTI GIOVANNI TOTI FESTEGGIA LA VITTORIA CON UN PIATTO DI PANSOTI

    Il livello di confusione nella raccolta e analisi dei dati che i governatori sono obbligati a trasmettere all' Istituto superiore di sanità è massimo. Appena due ore prima dell' avvio del confronto erano ancora nove le Regioni che non avevano trasmesso i propri bollettini, o li avevano inviati incompleti. Se si tratti di un comportamento doloso o semplicemente di disorganizzazione potrebbero presto essere i magistrati a stabilirlo.

     

    Perché dopo l' inchiesta avviata in Liguria, anche altrove sarebbero pronti esposti e segnalazioni sulla modalità di lavoro delle Asl e dei responsabili regionali per la compilazione dei bollettini che poi confluiscono a Roma. Prima fra tutte la Campania, che sembra avere una situazione reale diversa da quella scritta nei numeri: raccontano che il presidente dell' Iss Silvio Brusaferro stia «analizzando i dati con la lente d' ingrandimento».

    tamponi tamponi

     

    Ieri si è toccato il picco di 4.600 positivi. Numeri che, una volta raccolti dalle Asl e comunicati alla cabina di regia, vengono studiati alla luce dei 21 parametri che stabiliscono le tre aree di rischio. I dati della Liguria, che vede Genova sotto forte pressione per contagi e ospedali, sono in via di approfondimento. Se il Lazio regge perché ha una rete ospedaliera strutturata, in Abruzzo e Umbria le terapie intensive si vanno riempiendo. In Toscana preoccupa il numero di anziani positivi nelle Rsa e anche il Veneto è osservato speciale.

     

    tampone rapido tampone rapido

    La scorsa settimana, quando Lombardia, Piemonte e Calabria sono entrate in zona rossa, l' ordinanza di Speranza è arrivata prima che il Comitato tecnico-scientifico esprimesse il parere. E questo nonostante il Dpcm preveda che il governatore venga «sentito». Una procedura anomala che dovrà al più presto essere rivista, anche per non aggiungere problemi a un meccanismo che mostra di avere numerose falle.

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