Federica Macagnone per “Ilmessaggero.it”
PISTOLA NELLA BORSETTA
L'ennesima tragedia legata alle "armi facili" negli Usa arriva da Indianapolis, dove mercoledì sera un bambino di due anni è morto in casa sparandosi al petto con la pistola che aveva trovato nella borsetta della madre lasciata incustodita sul bancone della cucina: inutile la corsa all'ospedale pediatrico Riley dell'Università dell'Indiana, dove poco dopo l'arrivo ne è stato dichiarato il decesso.
GLI AMERICANI E LE ARMI
Un'altra vittima della facilità concessa agli americani di procurarsi armi e dell'estrema faciloneria con cui molti di loro le tengono in casa, spesso e volentieri cariche e a portata di bambino. La polizia, intervenuta sul luogo della tragedia intorno alle 21, ha avviato un'inchiesta sulla vicenda e ha interrogato la madre del piccolo prima di rilasciarla.
GLI AMERICANI E LE ARMI
«Al momento della sparatoria, la madre e il bambino erano le uniche persone in casa - ha detto il capitano di polizia Don Weilhamer - ed è ancora troppo presto per dire cosa sia successo esattamente, ma riteniamo che si sia trattato di una disgrazia. Se così fosse, la vicenda dovrebbe essere un monito per tante persone su quanto possa essere pericoloso tenere armi in casa, soprattutto quando si hanno figli piccoli».
PUBBLICITA DELLA NATIONAL RIFLE ASSOCIATION SULLA SICUREZZA E LE FIGLIE DI OBAMA
Quest'anno sono stati più di 60 i minorenni che hanno fatto fuoco accidentalmente contro se stessi o altre persone, stando ai dati di Everytown for Gun Safety, un'organizzazione che si batte contro la violenza e per un maggior controllo sulla vendita delle armi. Un tema caldo su cui nei mesi scorsi il presidente Obama ha scatenato un'offensiva mediatica, attaccando le potentissime lobby delle armi e annunciando un giro di vite.
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