Larry Gagosian
Paolo Manazza per L’Economia – Corriere della Sera
Ecco la ventitreesima, attesissima edizione, del Miart, fiera d' arte moderna e contemporanea. Il vernissage, su invito, sarà giovedì 12 e già si è scatenata la caccia al biglietto. L' esposizione durerà da venerdì 13 a domenica 15 (FieraMilanoCity, Viale Scarampo - Gate 5). Quest' anno per la seconda volta il direttore artistico è Alessandro Rabottini. L' obiettivo sempre quello di indagare il dialogo tra arte moderna, contemporanea e design da collezione. Con opere che spaziano dai primi anni del Novecento alle più recenti esperienze di Contemporary.
alessandro rabottini
Le ultime edizioni testimoniano il successo di questa manifestazione. Il 2018 si presenta con 184 gallerie e un' ulteriore crescita del 5% rispetto all' edizione 2017. Inoltre 61 gallerie partecipano al Miart per la prima volta, con un' incidenza del 33% sul totale.
Sale anche il numero degli espositori stranieri, provenienti da 19 Paesi, che saranno 75, ossia il 41% del totale. Finalmente Milano ha una fiera veramente internazionale. Come si merita. Non solo nei numeri ma soprattutto nella qualità. A cominciare dal gigante Gagosian che partecipa per la prima volta, affiancata nell' esordio meneghino da altri importanti players come Thomas Dane Gallery (Londra-Napoli) e Almine Rech (Parigi-Bruxelles-Londra-New York).
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Anche i ritorni non sono da poco: Raffaella Cortese (Milano), Monica De Cardenas (Milano-Lugano-Zuoz), Massimo De Carlo (Milano-Londra-Hong Kong), Gladstone Gallery (New York-Bruxelles), König Galerie (Berlino-Londra), Massimo Minini (Brescia), P420 (Bologna), Lia Rumma (Milano-Napoli), Richard Saltoun (Londra), Sprovieri (Londra), T293 (Roma) e Vistamare (di Pescara, che recentemente ha inaugurato una nuova sede proprio a Milano).
Senza dimenticare nomi di primissimo piano come la Galleria dello Scudo (Verona), Robilant+Voena (Milano-Londra-St. Moritz), Gian Enzo Sperone (Sent-New York), Tega (Milano), Tornabuoni Arte (Firenze-Londra-Milano-Parigi). Sette le sezioni della fiera: Established, (124 espositori divisi tra Contemporary e Master); Emergent (20 gallerie internazionali focalizzate sulla ricerca delle giovani generazioni); Generations (8 coppie di gallerie che mettono in dialogo due artisti di generazioni diverse); Decades; On Demand e infine Object. Non resta che aspettare la risposta del mercato per capire se aumenteranno anche le vendite e gli scambi. Una cosa è certa: chi ama l' arte non può evitare di fare un salto a Milano.
pietro consagra miart2018 MIART RABOTTINI alessandro rabottini
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