Simona Romanò per www.leggo.it
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Automatizzati, gratuiti (la monetina non serve più), con un sistema di sanificazione autopulente. E gestiti da remoto 24 ore su 24. A Milano ritornano i vespasiani che ora si chiamano servizi igienici pubblici automatizzati.
BANDO TOILETTE
Saranno 70, per ora, nelle vie della città: in 49 luoghi sono già presenti e dovranno essere sostituiti, mentre nelle altre 21 zone si tratta di impianti da installare. E saranno rifatti anche i bagni chimici vicino alla Stazione Centrale.
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È da tempo che il Comune vuole rimettere in sesto i vecchi gabbiotti, oltre a montarne, e ora lo farà a costo zero, perché l’operazione wc sarà sponsorizzata. Palazzo Marino ha indetto un bando al quale hanno risposto tre operatori (MediaOne srl, Ati Vox Media e A&C Networks, Urban Vision spa) e ora la commissione decreterà il vincitore.
COSTI
L’investimento per l’installazione, gestione e manutenzione dei servizi igienici è di circa 15 milioni di euro. In cambio, lo sponsor avrà a disposizione 97 impianti pubblicitari.
MAPPA WC
Il maggior numero di nuovi servizi igienici sarà nel Municipio 1 che, ad oggi, ne è sprovvisto - se si escludono quelli nei parchi - nonostante la grande necessità del centro storico, sia per la presenza di turisti, lavoratori e frequentatori della movida notturna: sono nove quelli in arrivo.
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Uno sarà nel Municipio 8, due nel 7, uno nel 6, tre nel 5, uno nel 4, uno nel 3, due nel Municipio 2 e uno nel 9. «I Municipi più serviti, ad oggi, sono soprattutto il 4 e il 7 e qui saranno pianificate soprattutto le riqualificazioni dell’esistente», dicono dal Comune.
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SOS BAGNI
È sotto gli occhi di tutti che, oggi, Milano ha un serio problema di toilette pubbliche. Quelle autopulenti sono trascurate, sporche, maleodoranti: ormai si trovano solo nei parchi e spesso sono così igienicamente indecenti da costringere l’amministrazione comunale a chiuderli.
Dignitosi, invece, quelli a pagamento, che però si trovano solo nelle stazioni ferroviarie e del metrò. A chiedere wc diffusi sono i cittadini, oltre a chi, per lavoro, si trova spesso in giro per la città. Chi non si è mai trovato nella imbarazzante situazione di essere fuori casa e di avere urgente bisogno di un bagno? Ma non c’è nelle vicinanze.
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Oppure l’unico “superstite” è vandalizzato e inutilizzabile. «Ora il Comune dà una risposta concreta, perché i bagni pubblici sono un elemento importante del decoro e un servizio richiesto da tutta la popolazione, oltre che dai turisti», spiega l’assessore al Piano quartieri, Pierfrancesco Maran. «Questo bando ci consente di avere servizi migliori, ben gestiti e senza oneri».