
DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA,…
DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA, COI DAZI TRUMPIANI AL 15%, PIÙ PESANTI IMPOSIZIONI SU GAS E ARMI, SIA LADY URSULA? - SE TRUMP NON DEVE RENDERE CONTO A NESSUNO, URSULA SI RITROVA 27 PAESI ALLE SPALLE, OGNUNO CON I SUOI INTERESSI, SPESSO CONFLIGGENTI: MENTRE MACRON AVREBBE VOLUTO USARE IL BAZOOKA CONTRO IL ''DAZISTA'', COME LA CINA, CHE HA TENUTO TESTA, DA VERA POTENZA, A WASHINGTON, MERZ E MELONI ERANO PER IL “DIALOGO”, TERRORIZZATI DALLE “VENDETTE” POLITICHE CHE TRUMP AVREBBE POTUTO METTERE IN ATTO (UCRAINA, NATO, MEDIORIENTE) - MELONI SA BENE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE: LA STANGATA SULL’ECONOMIA ITALIANA DOVUTA AI DAZI SI ANDRÀ AD ACCAVALLARE ALLA FINE DEL PNRR E AI SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA - SE L'AUTUNNO SARA' ROVENTE, NON SOLO ECONOMICAMENTE MA ANCHE POLITICAMENTE (CON IL TEST DELLE REGIONALI), IL 2026 SI PREANNUNCIA DA SUDORI FREDDI...
DAGOREPORT
IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI
Siamo davvero sicuri che l’unica grande colpevole della ''doccia scozzese'' dell’Unione Europea, con i dazi trumpiani al 15%, più pesanti imposizioni su gas e armi, sia Ursula von der Leyen?
La presidente della Commissione Ue è oggi nel mirino di politici e commentatori per aver messo la faccia sull’accordo doloroso e oneroso per i 27 Stati membri, ma trasformarla in capro espiatorio è un atto di grande ipocrisia.
Innanzitutto, trattare con Donald Trump non è mai facile. Da immobiliarista e giocatore di poker, il tycoon è un osso duro, che non deve rendere conto ad altri delle sue decisioni.
Si muove in modo volatile, ribalta il tavolo quando gli occorre senza che qualcuno possa interferire con le sue mosse. Ursula, invece, ha 27 Paesi alle spalle, ognuno con i suoi interessi, le sue priorità, e fare la sintesi di una pletora di posizioni spesso confliggenti non è un pranzo di gala.
friedrich merz giorgia meloni conferenza per la ricostruzione in ucraina foto lapresse
In vista del faccia a faccia con Trump in Scozia, venerdì scorso Lady Ursula ha contattato telefonicamente i principali leader dell’Unione (Macron, Merz, Tusk, Sanchez, Meloni) per condividere la strategia.
Non voleva ritrovarsi un fucile puntato alla schiena un secondo dopo l’accordo. Infatti, il cancelliere tedesco, Merz, ha ammesso che l’intesa produrrà “danni sostanziali”, ma ha dato la sua copertura politica alla connazionale Ursula: “Non potevamo ottenere di più”.
I timori dell’ex cocca di Angela Merkel erano legati alla posizione intransigente di Macron, che avrebbe voluto ribattere colpo su colpo a Trump, come ha fatto la Cina, utilizzando il bazooka dello strumento anti-coercizione.
VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP E L'ACCORDO SUI DAZI CON URSULA VON DER LEYEN
D’altronde, lo stesso presidente francese, quando Trump evocò i dazi al 30% per l’Unione europea, non ebbe tentennamenti sul da farsi: Bruxelles avrebbe dovuto subito rispondere, dismettendo le sue quote di debito pubblico americano (è andata all’opposto, come scriveva ieri Federico Fubini, gli acquisti di T-bond da parte degli stati europei sono cresciuti di 400 miliardi di dollari).
La linea "bazooka" immaginata da Macron si è annacquata tra i cacadubbi e "patrioti" filo-putiniani di Bruxelles e i principali leader europei, con Fredrich Merz e Giorgia Meloni in testa, che hanno fatto pressioni sulla povera Ursula: la guerra commerciale con gli Stati Uniti è una sciagura che va evitata.
ursula von der leyen e donald trump in scozia
Alla linea dura di Macron, Meloni e Merz hanno risposto sollevando non solo le possibili ripercussioni economiche, ma sottolineando le “vendette” politiche che Trump avrebbe potuto consumare nei confronti dei Paesi europei, dal possibile disimpegno sull’Ucraina all’uscita degli States dalla Nato, fino al ritiro dallo scacchiere mediorientale, fronte su cui l’Europa non tocca palla.
vladimir putin donald trump e xi jinping vecchi - immagine generata dall intelligenza artificiale
Caro Macron, gentile Ursula, i paesi europei hanno intenzione e capacità di accollarsi le conseguenze delle ritorsioni multiple di Trump? Questa è la domandina del duplex Meloni-Merz che ha portato l'ex cocca di Angela Merkel a presentarsi disarmata all'incontro scozzese con il Caligola della Casa Bianca.
I dazi al 15% sono sembrati, agli occhi dei “dialoganti”, il male minore, a conferma che l’Unione europea è una conventicola di nazionalismi in cui nessuno riesce a elaborare una visione più alta, che vada oltre il proprio orticello (e fino a quando non riusciranno a far fuori il voto all'unanimità l'Ue, davanti a un Trump, sarà sempre debole).
Anche Giorgia Meloni ha commentato con il solito paraculismo la stangata dei dazi: ha nascosto la preoccupazione per le ripercussioni economiche sul Made in Italy, parlando di ''un accordo ancora da mettere a punto''.
“Bisognerà studiare i dettagli, bisognerà lavorare ancora perché quello che è stato sottoscritto è un accordo giuridicamente non vincolante, di massima. C’è ancora da battersi e all’esito di questo lavoro bisognerà lavorare per aiutare quei settori che dovessero essere particolarmente coinvolti. E’ il lavoro che faremo nei prossimi giorni”.
URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP
Nonostante le dichiarazioni prudenti e un eccesso di cautela, anche per non indispettire l’amico (de che?) Trump, la Statista della Garbatella sa bene che il peggio deve ancora venire: la stangata sull’economia italiana dovuta ai dazi si andrà ad accavallare alla fine del Pnrr, al debole potere d’acquisto dei cittadini, afflitti dai salari con la crescita più bassa d’Europa.
Un mix pericoloso che lascia temere non solo un autunno rovente, sia economicamente che politicamente (con il test delle Regionali), ma preannuncia un 2026 da sudori freddi (le tasche dei consumatori italiani si accorgeranno degli effetti dei dazi, e bene, tra 7/8 mesi)....
KEIR STARMER - EMMANUEL MACRON - FRIEDRICH MERZ - IN TRENO PER KIEV
LETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE
Donald Tusk Keir Starmer Volodymyr Zelensky Olena Zelenska Emanuel Macron Friedrich Merz – foto lapresse
macron trump
xi jinping e donald trump - illustrazione the economist
donald trump in versione papa leone xiv - meme creato con l'intelligenza artificiale
DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA,…
DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN…
LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E…
DAGOREPORT - MA DAVVERO FRANCESCHINI, INTERVENENDO AL SENATO, HA MANDATO “MESSAGGI CIFRATI” AI…
DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’,…
DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO …