Riccardo Nuti e Claudia Mannino
Salvo Toscano per il “Corriere della Sera”
Dodici condanne e due assoluzioni nel processo per le firme che accompagnarono la lista dei 5 Stelle alle Comunali di Palermo del 2012. Ma il mese prossimo tutto cadrà in prescrizione. Quella prescrizione che, se si fosse applicata la nuova norma voluta proprio dai 5 Stelle, sarebbe stata definitivamente bloccata da questa sentenza di primo grado. I fatti risalgono alla notte del 3 aprile del 2012, quando i grillini palermitani si accorsero di un vizio formale nelle generalità di un firmatario. Si decise di correggere l' errore e ricopiare dalle originali tutte le firme avute fino ad allora.
nuti riccardo
Questa la ricostruzione dei pm, accolta dal tribunale di Palermo. Le pene, tutte sospese, vanno da un anno a un anno e dieci mesi. Tra i condannati, gli ex deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, che dopo la sospensione lasciarono M5S. Per loro la pena è di un anno e dieci mesi. Un anno per gli ex deputati regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, autosospesi: ammisero le loro responsabilità. Assolti Pietro Salvino e Riccardo Ricciardi. Gli imputati erano accusati a vario titolo di falso e violazione della legge regionale sulle elezioni. I reati si prescriveranno a febbraio.
RICCARDO NUTI