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    SE NON POSSIAMO ANDARE AL CINEMA PORTIAMO IL CINEMA DA NOI - A PARIGI NASCE IL "PARADISO", IL PRIMO CINEMA-HOTEL - TRENTAQUATTRO CAMERE CON VISTA SU GRANDE SCHERMO, INCORNICIATO DA DUE TENDE DI VELLUTO ROSSO. NON MANCANO NEANCHE I POPCORN BIOLOGICI. DAL LETTO, SCORRENDO UN TABLET, SI PUÒ SCEGLIERE NEL CATALOGO DEI FILM - LE SUITE ALL' ULTIMO PIANO HANNO IL PROIETTORE DEI CINEMATOGRAFI…


     
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    Anais Ginori per “la Repubblica”

     

    PARIGI - IL PARADISO - CINEMA E HOTEL PARIGI - IL PARADISO - CINEMA E HOTEL

    L' ingresso del cinema è sbarrato. Eppure, a due passi da place de la Nation, c' è aria di festa sotto all' insegna "Hotel Paradiso". Le luci si spengono, buio, cominciano a scorrere le immagini sullo schermo. La magia del cinema è tornata a Parigi, anche se le sale sono chiuse da fine ottobre. «E purtroppo non abbiamo idea di quando riapriranno», spiega Elisha Karmitz che insieme al fratello Nathanaël guida Mk2, il più grande circuito francese di art-et-essai . Lo dice con un sorriso perché da qualche giorno vede la luce in fondo a un anno nerissimo.

     

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    «È un progetto a cui lavoriamo dal 2015, e alla fine si inaugura nel momento giusto», spiega il trentenne Karmitz facendoci visitare il primo cinema-hotel del mondo. Trentaquattro camere con vista su grande schermo, incorniciato da due tende di velluto rosso. Il sogno può avere inizio. Non mancano neanche i popcorn biologici. Dal letto, scorrendo un tablet, si può scegliere nel catalogo dei film Mk2, da Truffaut a Lynch. Le suite all' ultimo piano hanno il proiettore dei cinematografi, lo stesso che viene usato negli Mk2 quando potranno riaprire. Allora sarà anche possibile prenotare la visione privata dei nuovi film in una loggia speciale dell' Hotel Paradiso.

     

    Ogni dettaglio ricorda la settima arte. Le poltrone di velluto, i muri di cemento grezzo con vecchie locandine, scene di film rivisitate dall' artista Ruben Brulat, la collezione di dvd nei corridoi, il gigantesco neon firmato da Christian Boltanski con la scritta "Cinéma-Vie-Art". Davanti al palazzo, costruito nuovo di zecca sopra al Mk2 Nation, l' artista Jr ha fatto un gigantesco murale di Charlie Chaplin ne Il Monello .

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    D' estate ci sarà una piccola arena sulla terrazza con panorama mozzafiato fino alla Tour Eiffel. Gli operai stanno finendo una sala karaoke battezzata La La Land , omaggio alla commedia musicale di Damien Chazelle. «Non abbiamo paura di contaminazioni», racconta Karmitz, che ha sempre guardato con diffidenza un certo snobismo dei puristi. «Posso alzarmi leggendo Hegel, vedermi un film di Kiarostami e la sera giocare alla PlayStation».

     

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    Un' esperienza ibrida, concetto oggi tanto in voga che i due fratelli Karmitz hanno adottato da tempo, con progetti come "Cinema Paradiso", drive in organizzato nel 2013 dentro al Grand Palais. Il riferimento alla pellicola di Tornatore non è casuale.

     

    «È un film che racconta come il cinema sia l' anima di un villaggio», ricorda il giovane direttore di Mk2, creato nel 1974 da suo padre, il produttore Marine Karmitz con un approccio politicamente impegnato. In una fase in cui il settore s' interroga sul futuro, Karmitz è convinto che «bisogna andare a cercare nuovo pubblico».

     

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    Hotel Paradiso ha aperto qualche giorno fa ma è già completo per i prossimi weekend e comincia a riempirsi anche in settimana. A prenotare sono parigini che vogliono evadere dal coprifuoco, dalle restrizioni, dimenticare per qualche ora le notizie sul Covid. Karmitz insiste anche sulla qualità dei letti, il pillow menù , i bagel del cuoco newyorchese. In questi giorni di non ancora primavera già ritrovare per qualche attimo la meraviglia del cinema è una sublime trasgressione.  

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