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    I SOLITI SELFIE-CIENTI - A PARIGI UN 16ENNE MUORE FACENDO “TRAIN SURFING”, LA NUOVA MODA DI FARSI RIPRENDERE SUI TETTI DEI TRENI E DELLE METRO IN CORSA - LA VITTIMA NON SI E’ ACCORTA DEL TETTO BASSO DELLA STAZIONE E IL COLPO E' STATO FATALE -TUTTI I PRECEDENTI DA MOSCA A LONDRA - VIDEO


     
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    Francesca Pierantozzi per il Messaggero

     

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    Stazione della metro Bir-Hakeim, linea 6, sotto la Torre Eiffel. È salito sul tetto del vagone con due balzi, mentre gli amici cominciavano il video. Si è seduto, ha guardato sorridendo la gente sul marciapiede mentre il treno cominciava a muoversi.

     

    Prende subito velocità la metro di Parigi. Il ragazzo non ha pensato al tetto basso della stazione in quel punto, di vetro e ferro, molto bello. È finito tutto in pochi secondi martedì sera verso le sette: il video, il sorriso, tutto.

     

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    Schianto terribile, morto sul colpo: 16 anni, un ragazzino di Puteaux, vicina banlieue di Parigi, ultima vittima di un gioco, di una di quelle sfide che corrono sui social. Questa la chiamano train surfing.

     

    A Parigi l'hanno ribattezzata RER surfing, perché è soprattutto sui treni regionali Rer che salgono per farsi un video sui tetti dei vagoni in corsa, o aggrappati alle porte.

     

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    Le compagnie di trasporto pubblico, a Lione, Marsiglia o Parigi, esitano a parlare di moda, per evitare l'effetto emulazione, ma a Lione, per esempio, hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole: attenti, non è un gioco, non è una sfida estrema, è pericolo di morte.

     

    Basta sfiorare un altro treno che arriva in direzione contraria, a cento chilometri orari (questa la velocità dei RER tra una stazione e l'altra) e il gioco finisce di schianto.

     

    O allora è il tetto troppo basso della galleria, un pilastro, un traliccio, i 750 volt che corrono sui binari e che folgorano all'istante.

     

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    Di train-surfing si è cominciato a parlare a Mosca nel 2011, anche se è difficile separare la cronaca dalle leggende metropolitane o social. I video dei ragazzi che gridano sui vagoni si sono comunque moltiplicati su youtube, e anche i clic: India, Australia, e poi Europa. I video e le vittime.

     

    In Francia la prima nel giugno 2015: il ragazzino, 14 anni, si era aggrappato dietro un treno merci con un amico. Nemmeno il tempo di cominciare il video, un altro treno se l'è portato via.

     

    Il 31 dicembre scorso seconda tragedia: un 20enne inglese, Nye Frankie Newman, famoso nel mondo del parkour, la ginnastica acrobatica metropolitana, cade dal tetto di un vagone della metro alla stazione Daumesnil. Anche lui aveva scelto la linea 6, la migliore per i video, perché i treni corrono per metà in superficie, tra Senna e Arco di Trionfo.

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