Letizia Moratti non è candidabile perché da Sindaco di Milano ha aiutato a espellere i migranti irregolari (il che vuol dire seguire la legge); Giuseppe Conte può essere punto di riferimento dei progressisti dopo aver firmato i decreti sicurezza e bloccato le navi delle ONG. Boh pic.twitter.com/zZG996JhPB
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 11, 2022
gianni cuperlo e carlo calenda a piazzapulita 5
Ecco quel che la sinistra sa fare al meglio: litigare, scannarsi, discutere. Anche a PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, la puntata è quella di giovedì 10 novembre. In studio ecco Gianni Cuperlo, del Pd, e Carlo Calenda, leader di Azione. Il tema, la candidatura di Letizia Moratti in regione lombardia, lanciata dai centristi ma rifiutata dal Pd.
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E Cuperlo risponde a Calenda, che critica aspramente i dem da giorni per la chiusura a Donna Letizia. "Potete candidare chi volete, ma non potete chiedere al Pd di votare un candidato della destra: non è ragionevole né comprensibile. Io sono stato all'assemblea regionale lombarda del Pd, non ce l'ha nessuno con la Moratti, semplicemente ritengono che la Moratti è una donna la cui biografia è connotata nel campo del centrodestra. Da sindaca di Milano non si è dissociata dal fatto che ci fossero dei pullman dell'Atm con le grate che andavano a reperire immigrati irregolari per portarli nel centro di rimpatrio
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
E ancora: "Tu sei legittimato ad accoglierla nelle tue fila, ma non puoi pretendere che un partito della sinistra accetti questa candidatura", afferma Cuperlo. "Metà delle persone vostre hanno detto di farlo", ricorda Calenda. "Sì, ma non esponenti del Pd lombardo", puntualizza il piddino. Puntualizzazione che lascia un po' il tempo che trova.
GIUSEPPE CONTE SANNA MARIN ENRICO LETTA
"Non pretendo che voi la appoggiate. Ma un giorno mi spiegherai... come è che Letizia Moratti, che avrà fatto i suoi errori, è così difficile mentre è così semplice andare al governo con quello che bloccava le ong? Non erano anni prima, ma un mese prima. Come mai non c'era questo problema?", chiede Calenda con evidente riferimento a Matteo Salvini al tempo del governo Conte II e Draghi.
gianni cuperlo e carlo calenda a piazzapulita 2
"Ci siamo confrontati, non tutti erano convinti di quella scelta. Le condizioni erano d'emergenza. Non sceglievamo noi sulla carta una candidatura. Per evitare cosa? Chiedilo al tuo alleato...", ribatte Cuperlo, il cui riferimento è a Matteo Renzi. E lo scontro, inesorabilmente, continua...
giuseppe conte maurizio landini manifestazione pace roma