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    COMPAGNI DA INCUBO - A REGGIO EMILIA, UN 43ENNE È ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA COMPAGNA: L'UOMO AVREBBE PICCHIATO, INSULTATO, MINACCIATO E RINCHIUSO IN CASA LA DONNA, LANCIANDOLE ANCHE UN CUCCHIAIO INCANDESCENTE - LA POVERINA HA CERCATO DI TOGLIERSI LA VITA DANDOSI FUOCO PER LA DISPERAZIONE - IN UN'ALTRA OCCASIONE L'AVREBBE SPINTA CON LA FACCIA SULL'ASFALTO. LA SUA COLPA? AVEVA CHIESTO DI BERE UN PO' D'ACQUA…


     
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    (ANSA) - Le ha lanciato addosso un cucchiaio rovente. E poi calci, pugni, offese, minacce e umiliazioni nei confronti della compagna per mesi. Per questo un 43enne reggiano è stato arrestato dai carabinieri a Ramiseto di Ventasso, nell'Appennino in provincia di Reggio Emilia, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati (dal fatto che le vessazioni fossero state compiute davanti al figlio minorenne), sequestro di persona e lesioni personali. L'ultimo episodio di violenza che ha portato la donna a denunciarlo risale all'agosto scorso quando l'uomo l'ha colpita con una posata incandescente causandole lesioni e ustioni giudicate guaribili in 63 giorni.

     

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     Lei, esasperata (in una circostanza aveva cercato di togliersi la vita dandosi fuoco dopo essersi cosparsa di benzina) ha raccontato un lungo periodo di molestie. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, le angherie sarebbero partite dall'ottobre 2022. Tantissimi gli episodi contestati. A maggio scorso, l'uomo l'aveva chiusa in casa impedendole di comunicare coi familiari portandole via il telefono e costringendola a chiudere i social. In un'altra occasione l'avrebbe presa a schiaffi, trascinandola giù dal letto e portandola in bagno dove le avrebbe infilato la testa nella vasca piena d'acqua.

     

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    Infine, un giorno mentre erano in auto, alla richiesta di lei di bere un po' d'acqua, l'uomo ha fermato il veicolo e l'ha spinta con la faccia sull'asfalto per poi continuare a picchiarla con un tubo d'alluminio una volta arrivati a casa. L'informativa dei carabinieri ha scaturito la richiesta della Procura a chiedere e ottenere dal gip la custodia cautelare in carcere eseguita stamattina.

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