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ARRESTATI CINQUE BOSNIACI RESPONSABILI DI UNA SPEDIZIONE PUNITIVA
(ANSA) - Non hanno "gradito" la pubblicazione su Tik Tok di un video e per questo è scattata la rappresaglia culminata con una violenta aggressione. Per questo i carabinieri della Compagnia di Ostia, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato cinque uomini, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di lesioni personali aggravate, rapina, minaccia aggravata, calunnia, danneggiamento, violazione di domicilio e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.
ARRESTATI CINQUE BOSNIACI RESPONSABILI DI UNA SPEDIZIONE PUNITIVA
Si tratta di uomini bosniaci, di età compresa tra i 26 e i 40 anni, tutti domiciliati presso il campo nomadi di Via Luigi Candoni. L'indagine è stata avviata a giugno dopo che uno degli arrestati, aveva presentato denunce alla Stazione dei Carabinieri di Roma - Ponte Galeria, per due "fantomatiche" rapine avvenute il 1° giugno 2023. In particolare, l'uomo aveva raccontato che nel corso della prima rapina più soggetti avevano aggredito lui e la moglie, sottraendo loro gioielli e una borsa, contenente circa tremila euro.
La seconda rapina si era verificata, nello stesso giorno ma più tardi, nel cortile della propria abitazione, quando un gruppo di sette uomini aveva aggredito due suoi figli (uno dei quali ha riportato lesioni, giudicate guaribili con 41 giorni di prognosi) e nell'occasione, i responsabili avevano altresì asportato una collana alla nuora. L'indagine ha consentito di accertare, tramite testimonianze e l'acquisizione di filmati di videosorveglianza, che le due rapine non si erano mai verificate, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico del denunciante in ordine al fatto che era stato lui ad aggredire e rapinare uno dei soggetti.
Dopo il primo episodio denunciato, l'uomo aggredito aveva organizzato una spedizione presso l'abitazione della controparte, colpendo i familiari presenti e danneggiando le auto. A seguito di perquisizioni domiciliari, i carabinieri hanno inoltre rinvenuto due mazze da baseball ed un tubo in ferro, utilizzati nel corso della spedizione punitiva. Movente dei raid, secondo quanto accertato, sarebbe invece stato la pubblicazione di alcuni filmati sulla piattaforma social. (ANSA).
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