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    A LETTO COL MORTO – A ROMA, I CARABINIERI HANNO TROVATO IL CADAVERE DI UNA NOVENTENNE IN AVANZATO STATO DI DECOMPOSIZIONE IN CASA DEL COMPAGNO, UNO SCRITTORE DI 64 ANNI DI ORIGINI CATANESI: “L'AMAVO TROPPO, NON VOLEVO SEPARARMENE, VOLEVO CUSTODIRLA PER SEMPRE ACCANTO A ME, DORMIRE VICINO A LEI” – I MILITARI STANNO FACENDO ACCERTAMENTI PER CAPIRE SE…


     
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    cadavere trovato in casa cadavere trovato in casa

    A. Mar. Giu. Sca. per “il Messaggero”

     

    L'ha vegliata per tre mesi, il cadavere era su un divanetto nella loro camera da letto, in avanzato stato di decomposizione. Quando i carabinieri di Trastevere ieri a mezzogiorno hanno bussato alla porta dell'abitazione di Denise Lussagnet, professoressa francese di 90 anni, in via Baccio Baldini 6, non lontano da Ponte di Ferro, per notificarle un atto giudiziario, ha aperto la porta il suo compagno, uno scrittore di 64enne di origini catanesi. 

     

    L'odore che proveniva dall'appartamento era terrificante e l'uomo è apparso disorientato e frastornato. Agli occhi dei militari che domandavano della donna, poco dopo, lasciato il soggiorno, si è spalancato lo scenario, degno del più macabro dei romanzi noir: il corpo avvolto da coperte, pulito e lavato dai liquidi che nel frattempo fuoriuscivano. 

     

    carabinieri carabinieri

    «È qui, sul divano - ha detto lui - L'amavo troppo, non volevo separarmene, volevo custodirla per sempre accanto a me, dormire vicino a lei». Il 64enne al momento è denunciato a piede libero per l'occultamento del cadavere. Per mantenere al meglio il cadavere aveva usato ogni cautela: il ricambio delle coperte, il drenaggio dei liquidi, profumi per tentare di coprire la puzza. A una prima ispezione esterna del medico legale, il decesso dell'insegnante risalirebbe a tre mesi fa. 

     

    Lo stesso scrittore, ascoltato in caserma, ha ammesso ai carabinieri che il cuore di Denise aveva smesso di battere a ottobre e che lui, preso dalla disperazione, non voleva separarsene, tanto più che «non abbiamo una tomba o un loculo dove seppellirla». Una versione al vaglio degli inquirenti. L'uomo ha dei piccoli precedenti, storie di minacce e liti condominiali. Lo stato di decomposizione del cadavere, di fatto, non ha permesso di evidenziare segni di violenza ma solo di mummificazione. 

    carabinieri carabinieri

     

    Sarà l'autopsia disposta per oggi dal pm Carlo Villani presso il Policlinico Umberto I a stabilire le cause esatte della morte. Accertamenti sono in corso, piuttosto, per capire se in questo lungo periodo l'uomo abbia riscosso la pensione della donna o usufruito di altre rendite a lei intestate. Presumibilmente, la morte di Denise sarebbe sopraggiunta per cause naturali e la vicenda sembra inserirsi in un contesto di degrado e di malessere psicologico. 

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    LE RENDITE 

    Da verificare anche se l'anziana avesse contratto il Covid. Sul caso, oltre ai carabinieri della compagnia di Trastevere, indagano i colleghi della VII sezione del Nucleo investigativo di via In Selci. Nella stessa strada, il 18 gennaio era stata trovata un'altra donna morta in casa, la 41enne Simona Michelangeli. In quella occasione venne inizialmente trattenuto poi arrestato il compagno già denunciato in passato per maltrattamenti e accusato di averla picchiata. 

     

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    Qualche giorno fa, invece, era balzata alla cronache una storia molto simile a quella di ieri. In un appartamento di piazza Vittorio un 51enne aveva nascosto il cadavere della madre novantenne in una cassapanca, la donna era morta da diverse settimane. 

     

    Anche in questo caso il rinvenimento era avvenuto in maniera fortuita: gli agenti avevano bussato alla porta per notificare lo sfratto della casa messa all'asta. Denise Lussagnet viveva in Italia da moltissimi anni, l'appartamento era di sua proprietà. Originaria della città francese di Montreal, a Roma non avrebbe parenti. 

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