Estratto dell'articolo di Romina Marceca per “la Repubblica - Edizione Roma”
cellulari rubati piazza vittorio
I ricettatori arrivano in piazza con i sacchetti pieni di cellulari, tablet e computer. Poi, spariscono dentro i negozi per riparazione di materiale informatico sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II e nelle strade vicine. È in questa parte dell'Esquilino che c'è, secondo un'indagine ancora in corso e coordinata dalla procura, una centrale della ricettazione.
Quei telefonini e pc sono i bottini di furti e borseggi attorno al Colosseo, a bordo delle metro che attraversano il centro storico e a stazione Termini. Vengono rigenerati e rimessi in vendita a persone fidate ma i carabinieri, adesso, avrebbero svelato un livello superiore. Quel materiale informatico è destinato a sparire dall'Italia per essere piazzato all'estero.
piazza vittorio
Una pista porta in Nord Africa, in Algeria. A Pasquetta, infatti, un algerino incensurato è stato fermato proprio vicino ai portici. In una borsa aveva una trentina di smartphone, quindici computer e circa 3 mila euro. Tutta merce rubata. Addosso a quell'uomo sono stati trovati diversi passaporti, era pronto a lasciare Roma. È emerso che spesso viaggia per ritornare nel suo Paese d'origine. […]
cellulari rubati piazza vittorio
Negli ultimi sei mesi carabinieri e polizia hanno bloccato diversi ladri e ricettatori. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini del Bangladesh e del Nord Africa. Anche i circa quindici negozi di telefonia e informatica attorno alla piazza sono gestiti soprattutto da stranieri. Ma i ladri, di certo, sono anche italiani.
[…] Basta fare un giro tra le botteghe dell'Esquilino per capire dove è possibile poter fare l'affare sporco. In vetrina ci sono gli Oppo di seconda mano, i più economici, ma anche i Samsung. Qualcuno espone anche iPhone 7 e 8 a meno di 600 euro. Tutta merce legale. «Diamo garanzia e certificazione», spiega una commerciante cinese.
piazza vittorio
Tutto regolare. Ma in un altro negozio c'è un algerino che si guarda alle spalle e parla a bassa voce. I suoi iPhone li tiene dietro un paravento. Ne prende uno per fare vedere che «è senza un graffio» e assicura: « È rigenerato, non avrà problemi. Non c'è bisogno di garanzia, ci penso io». L'affare è fatto: servono meno di 200 euro.