Gustavo Bialetti per la Verità
pesce rosso
Se per caso, girando per Roma, avete l' impressione che sia una città dove ognuno fa quello che gli pare, in spregio a leggi, regolamenti e senso civico, sappiate che non è più così.
Anche nella città eterna, famosa per essere l' unica capitale del pianeta a non riuscire a raccogliere l' immondizia e nota per il singolare fenomeno dell' autocombustione dei mezzi pubblici, le regole sono regole, specie se riguardano il maltrattamento degli animali.
E questo vale anche per i pesciolini rossi, che pur non essendo molto interattivi, non devono andare al bar, ma stare a casa nell' acquario.
Eh sì, perché nella città di Mafia capitale, di tavolino selvaggio e delle buche come crateri, sabato mattina due guardie zoofile, come racconta l' edizione romana del Corriere della Sera grazie alla testimonianza diretta di una linguista che era presente al «grave fatto», si sono presentate in un bar di Prati e hanno steso un verbale chilometrico per la presenza di un pesciolino rosso sul bancone. «Si verifica la presenza di pesce rosso in contenitore di vetro delle dimensioni di», pare che abbiano scritto i solerti operatori.
pesce rosso
Quindi hanno fatto una multa di 100 euro al ragazzo dietro il bancone e gli hanno detto che gli avrebbero sequestrato l' animale. Dopo estenuante trattativa, il ragazzo ha ottenuto di travasare il pesciolino nell' acquario di sua madre, non prima che le suddette guardie verificassero a domicilio che la signora avesse davvero un bell' acquario e non fosse tenutaria di un lager per pesci.
Se a Roma controllassero con la medesima attenzione i bambini che non vanno a scuola e vagano per strada, non ci sarebbe più evasione dell' obbligo scolare in alcuni, ben noti, insediamenti. Ma con i pesci è più facile fare i duri. Se anche si trovano bene al bar, non possono metterlo a verbale.
pesce rosso