Da repubblica
ACQUA ROMA
A meno di 24 ore dalla decisione di sospendere il prelievo dell'acqua del lago di Bracciano, per preservarne il bacino provato anche dalla lunga siccità, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, parlando ai microfoni di Tgcm24ha spiegato che "purtroppo è una tragedia. Il livello del lago di Bracciano si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale fino a questo evento. Abbiamo tempo sette giorni per trovare tutte le possibilità al fine di limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c'è ed è grave. Sta finendo l'acqua a Roma".
Poi il governatore del Lazio ha aggiunto: "Acea preleva dal lago di Bracciano solo l'8% di tutto il fabbisogno e quindi immagino una quantità non importante dell'acqua - aggiung e- Per ridurre al massimo i disagi, Acea ha stabilito degli orari di eventuale blocco. Sui dati che ha fornito però dovete chiedere a loro".
Nicola Zingaretti
Comunque per Zingaretti "basta andare con una fotocamera a Bracciano per capire che sta accadendo l'inimmaginabile - aggiunge -. Far uscire l'acqua dai rubinetti è un diritto ma dobbiamo fare i conti con un problema enorme che è la siccità. Mi piacerebbe invitare qui Donald Trump per fargli capire cosa significa non rispettare gli accordi sul clima".
Mentre il presidente di Acea, Paolo Saccani, intervistato da Sky tg24, ha sottolineato che da qui "a sette giorni non ci sarà nessuna soluzione, se non quella di razionare l'acqua dei romani. Questo succederà dal 28 in poi per un milion e mezzo di cittadini".
Misure che per Saccani "impatteranno" su un milione e mezzo di persone, ma anche sui palazzi delel istituzioni, sulle ambasciate. "Parliamo della capitale dell'italia, non faremo certo del bene all'immagine internazionale del paese e tutto per 1,5 millimetri al giorno". Dunque, ribadisce, da qui al 28 non succederà niente, poi ci sarà "un piano di razionamento dell'acqua a Roma. Noi non la fabbrichiamo l'acqua".
ACQUA ROMA
Il presidente di Acea ha spiegato quindi "riteniamo quest'atto della Regione abnorme e illegittimo ma soprattutto inutile per il lago di Bracciano, dal quale vengono prelevati 86 mila metri cubi al giorno, che sono pai un abbassamento di 1,5 millimetri, ma il profondo 164 metri.
Azzerare la derivazione creerà pesantissimi disagi per gli abitanti", facendo poi notare che "azzerare la derivazione fa risparmiare 1,5 cm ma da qui a sette giorni non troveremo nessuna soluzione se non razionalizzare l'acqua a Roma e ai romani, al Vaticano, ai palazzi istituzionali, alle attività produttive. Non faremo certo un bene all'immagine di Roma e dell'Italia e tutto per un centimetro e mezzo. Noi l'acqua non la fatturiamo, le soluzioni le abbiamo esposte al presidente della Regione in una mia lettera del 4 luglio scorso".
LAGO DI BRACCIANO
E non si è fatta attendere la reazione di Virginia Raggi che al riguardo ha rimarcato come "chiaramente la mia preoccupazione da sindaca di Roma è che sia fatto tutto il possibile per assicurare l'acqua ai cittadini, agli ospedali, ai vigili del fuoco, alle attività commerciali. Mi auguro che Regione e Acea trovino quanto prima una soluzione condivisa. Va fatto quanto necessario per aiutare e tutelare oltre un milione di romani"
BRACCIANO
Raggi ha ricordato che "come amministrazione capitolina siamo stati i primi a denunciare la situazione drammatica del lago di Bracciano e anche a subire critiche ingiustificate per alcune misure messe in campo per evitare l'emergenza. Acea ha ridotto la captazione di acqua dal bacino negli scorsi mesi: credo che in breve tempo sia passata da 1.500 a 900 litri al secondo. Allo stesso tempo l'azienda sta monitorando e riparando la rete idrica per mettere fine alle dispersioni. Insomma un bel cambiamento rispetto al passato. Spero che soluzioni siano trovate quanto prima da Regione e Acea".
virginia raggi in costume al lago di bracciano 4 virginia raggi in costume al lago di bracciano 3
LAGO DI BRACCIANO SICCITA'