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    ALTRO CHE FESTA DEL LAVORO! ORMAI AI LAVORATOSI SI FA UNA BELLA FESTA… - A ROMA UN RIDER INDIANO VIENE AGGREDITO NEL QUARTIERE PERIFERICO DI TORRE ANGELA: UN GRUPPO DI RAGAZZI GLI HA LANCIATO SASSI E UOVA E ORA HA UN TRAUMA ALL’OCCHIO - IL SINDACATO DEI RIDERS DENUNCIA: "E’ STATA UN’AGGRESSIONE RAZZISTA E UN’AZIONE PREMEDITATA" - IL RACCONTO DEL RIDER: “HO CHIESTO LORO DI SMETTERLA. CONTINUAVO A DOMANDARGLI: PERCHÉ LO FATE? CHE COSA HO FATTO? ERO PREOCCUPATO CHE PRENDESSERO DI MIRA ANCHE LA MIA RAGAZZA, CHE ERA CON ME, E CHE LA SITUAZIONE DEGENERASSE..."


     
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    Marina De Ghantuz Cubbe per www.repubblica.it

     

    Prima lo hanno colpito con dei sassi, poi lo hanno umiliato lanciandogli delle uova. Nel buio delle strade di Torre Angela, periferia est di Roma, un gruppo di cinque o sei adolescenti ha aggredito e ferito a un occhio un ragazzo indiano che lavora come rider. È successo due sere fa: Nishanth Bejjanki, 22 anni, aveva appena finito il turno e stava tornando a casa in bicicletta quando si è trovato la strada sbarrata dal branco. In sella ai loro motorini avevano in mano delle pietre e hanno iniziato a colpirlo urlando.

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    Il giovane, che si trova in Italia da 5 mesi e con le consegne si finanzia un master in studi giuridici internazionali alla Sapienza era in compagnia della fidanzata, anche lei indiana. "Me li sono ritrovati davanti all'improvviso, hanno iniziato a colpirmi con i sassi. Ho chiesto loro di smetterla - racconta Nishanth che si esprime in inglese - Continuavo a domandargli: perché lo fate? Cosa ho fatto?". La fidanzata è riuscita ad allontanarsi a piedi. "Ero preoccupato che prendessero di mira anche lei e la situazione degenerasse".

     

    Ma per il rider non è finita lì. I ragazzi sono tornati e lo hanno accerchiato. "Erano andati a prendere delle uova e le stringevano nelle mani, continuavano a urlare e me le hanno tirate ovunque: sul box con cui porto i pasti che avevo sulle spalle, sulle gambe e anche in faccia". Dopo l'ennesimo lancio, Nishanth è stato colpito in un occhio: "Hanno preso la mira e me lo hanno tirato, ho iniziato a non vedere più niente e sono caduto a terra".

     

    rider deliveroo rider deliveroo

    A questo punto i ragazzini sono fuggiti via e il giovane si è rialzato, scioccato. "Non ho chiamato la polizia perché avevo paura che non capissero visto che non parlo italiano, non sapevo cosa fare, non volevo tornare a casa ma andare in un ospedale", spiega. Non riuscendo a orientarsi ha telefonato a due amici, Filippo ed Emanuele. Quest'ultimo fa parte del Rider Union Roma, l'organizzazione autonoma dei ciclofattorini della Capitale ed è diventato uno dei punti di riferimento per chi porta il cibo in bicicletta e si trova in situazioni di difficoltà.

     

    Più volte il sindacato ha denunciato le condizioni di lavoro dei rider e la quasi totale assenza di tutele, sia per quanto riguarda la paga, sia rispetto alla sicurezza: i rider infatti, lavorando di notte e spostandosi in bicicletta sono spesso soggetti a infortuni o incidenti. Prima d'ora però non era mai successo che fossero anche vittime di un'aggressione. Che in questo caso sermbra avere anche uno sfondo razzista.

     

    foodora foodora

    In serata il tweet della sindaca Raggi: ""Due ragazzi, una italiana e un indiano, che lavorano come rider sono stati aggrediti durante una consegna a Roma. Alcuni vigliacchi hanno lanciato sassi e uova contro di loro ed urlato frasi razziste. È un gesto vile che tutti dobbiamo condannare e che ci invita a riflettere".

     

    "La solidarietà da parte dei colleghi mi ha commosso - racconta Nishanth - mi hanno raggiunto e hanno preso un appuntamento all'ospedale, poi sono stati con me tutto il tempo". Quando il giovane è uscito dall'ospedale oftalmico in Piazzale degli Eroi ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo: l'occhio non ha subito gravi danni, ma deve stare a riposo senza lavorare né studiare per una settimana. "Adesso sto bene ma me ne voglio andare via da Torre Angela perché ho paura che possa succedere ancora".

     

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