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    A GIOCARE CON LA MORTE PRIMA O POI LA SI INCONTRA - A SAN PIETRO BERBENNO, DUE 15ENNI VENGONO INVESTITI E UCCISI DA UN TRENO A 100 KM ALL'ORA - I DUE RAGAZZINI HANNO SCAVALCATO IL MURO CHE DIVIDE LA STRADA DALLA FERROVIA E POI HANNO PROVATO AD ATTRAVERSARE I BINARI - NON AVEVANO CUFFIETTE NÉ ERANO DISTRATTI DAL TELEFONO: SEMPLICEMENTE NON HANNO VISTO IL DIRETTO ARRIVARE, CHE LI HA TRAVOLI E TRASCINATI PER 150 METRI…


     
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    Estratto dell’articolo di Barbara Gerosa per www.corriere.it

     

    Un pomeriggio al luna park. Le giostre, le risate e poi il ritorno a casa con il treno locale che li avrebbe riportati a Sondrio, da dove erano partiti poche ore prima. Forse il timore di perdere il convoglio e fare tardi, la corsa dopo aver scavalcato il muro che divide la statale 38 dalla ferrovia. Avevano appena iniziato ad attraversare i binari quando si è consumata la tragedia. Ajeti Meriton, nato in Kosovo, e Manuel Gabriel Tejada Reyes, origini sudamericane, entrambi quindicenni, hanno perso la vita nel tardo pomeriggio di domenica travolti da un convoglio all’altezza della stazione di San Pietro, frazione di Berbenno, in Valtellina.

    SAN PIETRO BERBENNO - DUE 15ENNI INVESTITI E UCCISI DAL TRENO SAN PIETRO BERBENNO - DUE 15ENNI INVESTITI E UCCISI DAL TRENO

     

    Il treno a 100 km all'ora

    Erano insieme ad amici, una decina di ragazzi […] qualcuno li avrebbe visti camminare lungo la statale e poi scavalcare il muretto, a pochi metri di distanza dal sottopassaggio che consente di raggiungere i binari in sicurezza. Ajete e Manuel sono stati i primi a scendere sulla massicciata. Mancavano pochi minuti alle 18 quando il diretto partito da Tirano alle 17.08, con arrivo a Milano Centrale alle 19.40 è piombato loro addosso a oltre cento chilometri all’ora […]

     

    […] Il locomotore è riuscito ad arrestare la marcia solo 150 metri dopo il punto dell’impatto. Nulla ha potuto fare il macchinista, che in stato di choc, avrebbe raccontato di esserseli trovati improvvisamente davanti. Nessun telefonino in mano, non avevano le cuffiette alle orecchie, i due quindicenni semplicemente non avrebbero visto il treno. […]

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