Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”
CARLO NORDIO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
Le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario nelle Corti di appello restituiscono un quadro fosco del sistema giustizia. Magistrati sulle barricate: sì alle intercettazioni, no alla separazione delle carriere. Uffici con coperte di personale e risorse sempre più corte, all'affannato inseguimento degli ambiziosi obiettivi efficientisti imposti da riforma Cartabia e Pnrr, pur se a scapito della tutela delle vittime. Crescita di reati violenti contro le donne e di fenomeni di criminalità minorile. Emergenza carceraria irrisolta.
[…] il niet più vigoroso è arrivato da Milano, come ai bei tempi del «resistere, resistere, resistere» di borrelliana memoria. Il presidente della Corte d'appello, Giuseppe Ondei, ha invitato la politica a uscire dal «magma fluido delle dichiarazioni demagogiche» per approdare «al sano senso della realtà» che obbliga a fare i conti «con carenze di magistrati e personale amministrativo», altrimenti le riforme «faranno la fine della polvere al vento».
GIORGIA MELONI CARLO NORDIO
Ancor più assertiva la procuratrice generale Francesca Nanni: «Indicare la separazione delle carriere fra pubblici ministeri e magistrati giudicanti come unico e salvifico rimedio, oltre a non corrispondere all'attuale realtà dei rapporti, ci sembra un atteggiamento limitato e riduttivo rispetto ai problemi, anacronistico e pericoloso» come «etichette e stereotipi di volta in volta sostenuti da una categoria che ritiene di poterne trarre un effimero vantaggio». […]
giuseppe ondei 1
In verità Ondei e Nanni sono tutt'altro che toghe rosse. E il dissenso sulle riforme annunciate negli ultimi giorni è venuto dagli alti magistrati indistintamente rispetto alle collocazioni correntizie. È uno storico leader di Magistratura Indipendente, stile legge-e-ordine il procuratore generale di Torino, Franco Saluzzo, che ha rivolto «un accorato appello al ministro Nordio, come se fosse qui presente, a fidarsi dei magistrati» mentre «si affaccia la possibilità che lo strumento essenziale e formidabile delle intercettazioni venga depotenziato, se non, addirittura, ridotto a mero spunto investigativo. E che dovremmo fare? Ritornare ai pedinamenti, ai servizi notturni, alla speranza di testimoni volenterosi, all'analisi di carte (siamo troppi affezionati ai pizzini), per retrocedere vistosamente nella efficacia delle indagini ed essere perdenti nella eterna "partita a guardie e ladri"».
FRANCESCA NANNI
Sulle intercettazioni si sono soffermati quasi tutti gli interventi, a ogni latitudine. Sono «armi da non spuntare anche per i reati spia» (Musti, procuratrice generale di Bologna), «di indiscutibile utilità» (Aniello, procuratore generale di Genova), «imprescindibili non solo per la mafia, ma anche per i delitti comuni» (Vitello, procuratore generale a Roma), «fondamentali» (Patronaggio, Rossi e D'Alterio, procuratori generali di Cagliari, Ancona e Potenza), «strategiche e insostituibili» (Bombardieri, procuratore a Reggio Calabria), «indispensabili e irrinunciabili a dispetto di argomenti utilizzati persino in Parlamento francamente sconcertanti, che disegnano le Procure come poteri che procedono per scopi impropri» (Cassano, presidente della corte di appello di Bari). […]
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenuto a Venezia dove aveva lavorato da magistrato, ha scelto il basso profilo, assicurando «armonia» nel dibattito sulle riforme e respingendo «le insinuazioni sulla volontà di porre il pubblico ministero sotto l'esecutivo», poiché «autonomia e indipendenza dei magistrati non sono trattabili». […]
INTERCETTAZIONI NORDIO - VIGNETTA BY VUKIC CARLO NORDIO carlo nordio foto di bacco (4) carlo nordio foto di bacco (3) giuseppe ondei 2