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    VUOI FUMARE? NON ROMPERE I COJONI AGLI ALTRI! - A TORINO E’ STATO INTRODOTTO IL DIVIETO DI FUMARE ALL’APERTO A MENO DI CINQUE METRI DALLE ALTRE PERSONE, “SALVO ESPLICITO CONSENSO”. CHI SGARRA RISCHIA UNA MULTA DA 100 EURO MA COME FARANNO I VIGILI A CONTROLLARE? CHIEDERANNO A TUTTI SE VENGONO DISTURBATI O MENO DAI FUMATORI? – SILVIO VIALE, CONSIGLIERE COMUNALE CHE HA PROPOSTO LE NUOVE REGOLE: “LA MISURA CONTRIBUIRÀ ALLA RIDUZIONE DELL'IMPATTO DEL FUMO, CHE RIMANE LA PRINCIPALE CAUSA DI PATOLOGIE ONCOLOGICHE…”


     
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    Estratto dell'articolo di Diego Molino per “La Stampa”

     

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    Torino si aggiunge al gruppo di città italiane che introducono il divieto di fumare all'aperto. Sarà infatti vietato accendere una sigaretta o swapare a una distanza inferiore a 5 metri da chi ci sta intorno. A meno che non ci sia un esplicito consenso da parte sua.

     

    Lo stop scatterà quindi alla fermata del bus, intorno ai tavolini di un dehors (dove spesso il nostro vicino è un incallito fumatore che ci manda di traverso l'aperitivo), nelle manifestazioni e nei parchi, se ci saranno persone vicine a noi. Uno scatto in avanti anche nella città della Mole che è stato sancito ieri in consiglio comunale, con l'approvazione di una delibera che modifica il Regolamento di polizia urbana. Chi sgarra - e qui si aprirà il dibattito su come garantire i controlli - rischia una multa di 100 euro.

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    In altre città d'Italia lo stop è già realtà, come a Milano, dove la norma è stata introdotta nel 2021. [...] Oggi però una norma nazionale ancora non esiste, e allora ciascuna municipalità procede in ordine sparso. A Torino la proposta di delibera, approvata quasi all'unanimità, è stata avanzata da Silvio Viale, istrionico capogruppo di +Europa e Radicali. Fra un paio di settimane il divieto entrerà in vigore, dopo la pubblicazione su albo pretorio. [...]

     

    Sono lontani anni luce, e meno male, i tempi in cui si vedevano sigarette accese dappertutto, nei cinema, alle riunioni di lavoro, nei bar. Tranquillizziamo però le compagnie di amici: in caso di esplicito consenso da parte di tutti i presenti, il fumo collettivo sarà ancora possibile.[...]

     

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    La lettera "v" aggiunta all'articolo 7 del Regolamento di polizia urbana dice infatti che è vietato «fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all'aperto a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso».

     

    Non solo, ma estende il provvedimento a «sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche», ossia quello che in gergo viene definito swapare, e che fino a oggi era considerato una scorciatoia per poter fumare liberamente anche nei posti al chiuso, senza timore di essere guardati male dai non fumatori.

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    Torino non è l'unica città ad aver imboccato questa strada. Milano, con il regolamento sulla qualità dell'aria approvato nel 2020, ha fatto anche di più: il divieto di fumare all'aperto nei parchi, nelle pensiline dei mezzi pubblici, allo stadio o nei cimiteri è in vigore dove ci siano persone nel raggio di 10 metri. Un'ordinanza simile fu emessa dal Comune di Modena nello stesso periodo. [...]

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