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    HA MOLTA FIDUCIA NEL PROSSIMO, LA RAGAZZA: “CREDO CHE CHIUNQUE, IN QUELLA SITUAZIONE, AVREBBE FATTO LO STESSO…”  - A VENEZIA, UNA 25ENNE RISCHIA LA VITA PER SALVARE UN UOMO CHE SI È GETTATO SUI BINARI, MA IL TRENO LI FERISCE – “NON CI HO PENSATO TROPPO, È STATO UN GESTO ISTINTIVO” - IL SUO "GESTO ISTINTIVO" LE È COSTATO UN RICOVERO, UN’OPERAZIONE ALLA GAMBA A CUI FORSE NE SEGUIRÀ UNA SECONDA...


     
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    Giacomo Costa per corrieredelveneto.corriere.it

     

     

    Rachele Spolaor Rachele Spolaor

    «Non ci ho pensato troppo, è stato un gesto istintivo. Credo che chiunque, in quella situazione, avrebbe fatto lo stesso, anche chi a mente fredda dice di no». Rachele Spolaor risponde con semplicità, ma lo fa da un letto d’ospedale, perché il suo «gesto istintivo» le è costato un ricovero, un’operazione alla gamba - a cui forse ne seguirà una seconda - e un Natale in convalescenza.

     

    Giovedì sera, alle 20.30, è stata lei a salvare da un treno un uomo di 35 anni: l’ha raggiunto sui binari e l’ha convinto a spostarsi, proprio mentre la locomotiva correva loro incontro. Il convoglio li ha comunque colpiti, ma entrambi si sono salvati grazie al freno d’emergenza tirato dal macchinista e, ovviamente, alla presenza di spirito della ragazza.

     

    Rachele, 25 anni, una laurea all’Accademia di belle arti di Venezia conseguita lo scorso anno, era appena rientrata da Conegliano, dove svolge uno stage per un’azienda grafica: la stazione dell’ospedale dell’Angelo di Mestre è il suo punto di partenza e di ritorno e lì, giovedì, prima di raggiungere i genitori a Zelarino, si è fermata per aiutare un uomo in difficoltà: «Mi ha scritto che sarebbe arrivata a casa dopo - ricorda la madre, Adriana -. Poi non l’abbiamo più sentita».

    Rachele Spolaor Rachele Spolaor

     

     

    La dinamica

    Scesa dal treno, la ragazza ha notato un gruppo di persone impegnate a portare lontano dai binari un uomo in stato confusionale; ha aiutato anche lei, poi si è offerta di restare ad aspettare con lui l’ambulanza. «L’ho convinto a sedersi a terra, poi ho cercato di ingannare il tempo parlandogli - spiega -. Lui ogni tanto mi guardava stupito e chiedeva come mai lo aiutassi, lui che è un immigrato.

     

    Gli ho risposto solo che erano discorsi senza senso, siamo tutti persone». L’uomo, 35 anni, di origini rumene, senza fissa dimora, quando ha visto che oltre a Rachele non c’era più nessuno è scattato di nuovo in piedi e, in un istante, ha provato ad allontanarsi. «È subito crollato a terra, di nuovo sui binari - continua la ragazza -. Io l’ho seguito e ho cercato di convincerlo ad alzarsi, a spostarsi.

     

    Rachele Spolaor Rachele Spolaor

    Poi, con la coda dell’occhio, ho visto il treno che arrivava e ho cercato di schivarlo, spostandomi di lato». La locomotiva stava decelarando per fermarsi alla banchina, forse anche grazie al profilo di Rachele che svettava sulle rotaie il macchinista ha subito tirato la leva d’emergenza. Il 35enne ha riportato gravi traumi alla testa e alla schiena, è stato ricoverato in rianimazione ma non è in pericolo di vita; la giovane è stata più fortunata: il colpo le ha causato una frattura alla tibia e sarà necessario un intervento di ricostruzione di parte della gamba, ma non è mai stata a rischio di vita. «Quanto accaduto ci ha sconvolto», ribadisce la madre.

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