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    “A VICENZA FINO AI 16 ANNI MI ODIAVANO” - LE PAROLE DI MADAME DIVIDONO LA CITTA’. IL SINDACO POSSAMAI LE TENDE LA MANO: “PUO’ DARE UN CONTRIBUTO, IL NOSTRO OBIETTIVO È COINVOLGERLA” - IL PRESIDENTE DEL TEATRO COMUNALE HULLWECK: “LE CONSIGLIO DI SORRIDERE DI PIÙ E DI ESSERE PIÙ PRESENTE IN CITTÀ” – SUI SOCIAL C’E’ CHI LE SPIEGA CHE NON PUÒ PIACERE A TUTTI: "SE NE FACCIA UNA RAGIONE”


     
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    Estratto dell’articolo di Ilenia Litturi per https://corrieredelveneto.corriere.it/

     

     

    madame madame

    Madame rilascia un'intervista e scoppia la polemica. L'artista vicentina è stata ospite del podcast Tintoria, in onda ogni martedì, condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone, in cui ha parlato del rapporto conflittuale con Vicenza, dell'odio sui social, del suo passato neocatecumenale.

     

    La cantautrice si è raccontata con quella schiettezza che la contraddistingue. «Sono sempre stata - ha confessato - abbastanza odiata a Vicenza, dai 15-16 anni ho cominciato a farmi degli amici, prima era abbastanza difficile. Anche perché diventare un rapper del tuo paese è un po' come fare le elezioni comunali: per farlo devi proprio piacere alla tua zona». La rete e la piazza si sono subito divise.

     

    L'invito del sindaco

    A tenderle la mano il nuovo sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai che le lancia un appello, «Credo che possa dare un contributo alla crescita della città, il nostro obbiettivo è coinvolgerla. È un valore averla come artista e l'augurio è che accetti la sfida».

     

    giacomo possamai giacomo possamai

    Oltre a lui, anche Enrico Hüllweck, presidente della Fondazione Teatro comunale di Vicenza, già parlamentare, sindaco di Vicenza e capo segreteria del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, spezza una lancia in suo favore, «La difesi già all'epoca in cui venne attaccata perché si accingeva a calcare il palco del teatro Olimpico. È vero che ci sono alcune persone che ce l'hanno con lei. Vicenza però ha sempre amato la musica. Nell'800 e nel '900 c'erano baruffe in strada per i difensori di Verdi e Puccini. Le consiglio di sorridere di più e di essere più presente in città».

     

    Per Giancarlo Marinelli, altro uomo di cultura, direttore artistico del comunale, del ciclo di spettacoli classici dell'Olimpico e del circuito regionale Arteven invece «Vicenza rappresenta la luce e non il buio, è la città in cui sono nato. È la città delle colonne del Palladio, sono granitiche ma tra di loro c'è uno spazio di libertà, fuga e prospettiva».

     

    Il bullismo

    MADAME - ARANCIATA MADAME - ARANCIATA

    Madame è un simbolo della Generazione Z, quella dei nativi digitali (nati tra il 1997 e il 2012), sempre connessi, cresciuti con i dispositivi touch. Il volto nuovo del panorama musicale italiano è una scoperta di Caterina Caselli, l'ex "casco d'oro" alla guida di Sugar, che di talento se ne intende.

     

     

    Nell'artista ha creduto da subito, grazie alla sua unicità. Alle spalle ha un'adolescenza particolare, vissuta in solitudine, il bullismo, l'amore non corrisposto, il primo successo "Schiccherie" è arrivato nel 2018 grazie a Ronaldo, che la usò come colonna sonora per una sua storia sui social. Raccontandosi ai microfoni del podcast si è soffermata sul suo rapporto con i social.

     

    «C'è chi mi ama - ha rivelato con velo di tristezza - chi mi odia, e chi mi difende da chi mi odia». Per poi focalizzarsi su Twitter. «È un mondo che non mi vuole. Qualsiasi cosa io dica, c'è qualcuno che sottolinea quanto io sia una persona di mer**a. È un social in cui o ti amano - come succede a Tananai ed Elodie - o ti odiano, tipo me».

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