• Dagospia

    A VIRGÌ, MA NON AVEVI ROTTO LE PALLE A MARINO PER LA STESSA ROBA? GAFFE DELLA SINDACA DI ROMA CHE, DOPO AVER RANDELLATO IL PORO IGNAZIO CON IL CODICE DELLA STRADA ALLA MANO, PARCHEGGIA L’AUTO ELETTRICA IN DOTAZIONE AL COMUNE PROPRIO SOTTO UN SEGNALE DI DIVIETO DI SOSTA PER OLTRE DUE ORE – MA SELVAGGIA LUCARELLI SI ACCORGE DI UN PARTICOLARE…


     
    Guarda la fotogallery

    Clarida Salvatori per "www.corriere.it"

     

    virginia raggi virginia raggi

    In principio fu la Panda rossa dell’ex sindaco Ignazio Marino. Ma a quanto pare il dem non è l’unico ad avere il «vizietto» di non rispettare i segnali stradali, specie quelli che vietano di parcheggiare in alcuni tratti di strada.

     

    Sotto il cartello in via delle Benedettine

    La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è infatti stata fotografata (da «Non è la radio») mentre, dopo la visita nella scuola Steineriana «Il giardino dei cedri» di via delle Benedettine, risaliva sull’auto elettrica in dotazione al Comune. Il dettaglio non trascurabile è che quell’auto era rimasta parcheggiata per oltre due ore, proprio sotto un cartello di divieto di fermata, spenta e senza l’autista all’interno o nelle vicinanze - assicurano da «Non è la radio».

    il parcheggio di virginia raggi il parcheggio di virginia raggi

     

    L’auto era per di più stata lasciata sul marciapiede e davanti ad un cancello con passo carrabile e zona rimozione, ostruendo oltretutto il passaggio dei pedoni, specie quelli disabili o mamme con i passeggini. Neanche a dirlo, per lei nessuna multa.

    virginia raggi da floris a dimartedi' 1 virginia raggi da floris a dimartedi' 1

     

    L’ironia social

    Un’inosservanza del codice della strada che non è passata inosservata. Specie sui social, dove sono fioccati i commenti ironici e persino nostalgici: «Ve la ricordate la Panda di Marino?». «Non je ne va bene una. Pora Virgy, non puoi lasciare la Panda in doppia fila che... ah non è una Panda». « Ma non criticava pesantemente Marino per lo stesso motivo?».

     

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport