Filippo Facci per “Libero quotidiano”
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«Probabilmente faremo un sito», dice a Libero il professor Massimo Galli, restio a sbilanciarsi coi giornalisti per collaudati motivi. Un sito per cercare volontari per il test? Sì, ma non ancora. Aveva detto, il professore, che parteciperebbe in prima persona alla sperimentazione - se non sarà incompatibile con la sua direzione alle Malattie infettive dell' ospedale Sacco di Milano - e la cosa era stata scambiata per un appello per cercare volontari. Invece al Sacco non c' è nessun appello del genere, e Galli, ora, fatica comunque a individuare un particolare identikit del volontario ideale: «Penso che i requisiti potrebbero essere quelli validi per tutti gli studi clinici». Per esempio? «L' esclusione di minorenni, donne gravide o persone con certe patologie pregresse».
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Galli mostra un filo di nervosismo per chi, invece, il reclutamento l' ha strombazzato eccome, e pure da tempo: «Ma non in Lombardia», precisa. Purtroppo, come vedremo, è successo anche in Lombardia. Ma forse Galli si riferiva allo Spallanzani di Roma, che già a ferragosto aveva scremato tra 6mila volontari che si erano fatti avanti: ne erano rimasti 90 (pagati anche 700 euro, si è letto) e poi sono già pronti i primi 8 pionieri, 4 uomini e 4 donne; manca - dettaglio - solo il vaccino, che dovrebbe essere (o doveva) quello di ReiThera di Castel Romano. Requisiti: età tra i 18 e i 55 anni oppure tra i 65 e gli 85, non aver partecipato ad altri studi clinici nell' ultimo anno e non esser stati affetti da Covid-19.
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Ma sperimentazioni del genere, e dello stesso vaccino, sono iniziate anche al Centro Ricerche Cliniche di Verona e agli ospedali di Piacenza e Cremona.
fattori di rischio E il mitico vaccino Pfizer, che è indubbiamente il più avanti nella sperimentazione? La multinazionale statunitense ha pubblicato sul suo sito i criteri di inclusione e di esclusione, e sembrano piuttosto rigidi nel riferirsi a patologie pregresse o ai rischi potenziali di contrarne di nuove.
Si va dalle condizione psichiatriche (nessun disturbo mentale) sino al lungo elenco delle patologie escludenti: l' hiv, epatite, ipertensione grave, il diabete, asma e addirittura l' aver fumato sigarette. Fuori Europa la Pfizer ammette anche i minori di 12 anni con l' approvazione dei genitori. Comunque il sito è https://www.covidvaccinestudy.com/, dove le regole d' ingaggio vengono spiegate nel dettaglio: «Offrirti volontario per questa ricerca, ti permette di fare la differenza», recita l' appello. Il punto è quale differenza.
FILIPPO FACCI CON SIGARETTA
Molto decisi anche al San Gerardo di Monza, che già all' acerba prima fase di sperimentazione aveva reclutato 1.300 volontari per il vaccino Takis della Rottapharm Biotech. Ma serve un po' di ordine, forse: perché di volontari ne cercano o ne hanno già reclutati dappertutto, ma è anche vero che i vaccini contro il Covid-19 sono circa trecento in tutto il mondo, ma solo una trentina sono in fase di sperimentazione sulle persone, e solo dieci sono alle fasi finali.
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Ci sono anche vaccini che sono stati bloccati proprio per gli effetti collaterali patiti da volontari. Il 13 ottobre, per dire, è stata fermata la sperimentazione del vaccino della Johnson&Johnson proprio a causa degli effetti sviluppati da uno (solo) tra 60mila volontari. Anche Astrazeneca - il secondo vaccino che dovrebbe giungere in Italia, con quello Pfizer - il 6 settembre aveva sospeso il programma per una settimana: la rivista scientifica Nature aveva denunciato una complessiva mancanza di trasparenza, ma Astrazeneca aveva parlato di «un' azione di routine, necessaria quando una malattia inspiegabile compare in una delle cavie durante i test».
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l' identikit dei partecipanti Anche l' azienda ospedaliera di Modena sarà tra i sette centri italiani a testare il vaccino di AstraZeneca: e si sono messi a cercare come matti almeno 300 volontari. Hanno cominciato a novembre. A duecento sarà somministrato il vaccino, agli altri cento solo acqua, e solo alla fine verrà svelato chi ha avuto la dose e chi il placebo: poi i cento che avranno preso acqua potranno prendere il vaccino gratis.
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I criteri di Modena: essere maggiorenni, essere sani o con patologie stabili, al limite essere anche «un diabetico compensato o un paziente Hiv con terapia retrovirale in corso», ma potrà partecipare anche chi ha già contratto il Covid non in fase acuta; esclusi invece gli immunodepressi e le gravide.
Sono più o meno gli stessi criteri studiati dal Policlinico Sant' Orsola (Bologna) sempre per l' Astrazeneca.
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Ma chi sono, al di là di tutto, i volontari che hanno voluto o vorrebbero accedere ai test? C' è un po' di tutto, molti giovani e molti anziani, forse con finalità prevedibilmente diverse. Paura? Poca, evidentemente. Anche perché le percentuali di efficacia di qualsivoglia vaccino (in media superiori al 90 per cento, ma non vicine al 100) non fanno dimenticare che la profilassi nel tempo ha debellato il vaiolo, la poliomielite, la difterite e ha ridotto drasticamente il tetano e altre malattie: sempre con percentuali di efficacia analoghe. Traduzione: più del 90 per cento di chi si vaccina non si ammala, e non contagia gli altri. Esattamente quello che serve ora.
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