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    ACCA’ NISCIUNO E’ FESSO! - A NAPOLI SLALOM TRA I VICOLI PER AGGIRARE LO STOP ALLE AUTO: “IL BLOCCO E' UNO STATO D'ANIMO. SAPPIAMO DOVE SONO I VIGILI E LI EVITIAMO” - COMMERCIANTI SUL PIEDE DI GUERRA SPALLEGGIATI DALL’OPPOSIZIONE - ANCHE I VERDI SCARICANO DE MAGISTRIS: "SCELTA INEFFICACE"


     
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    Maria Corbi per “la Stampa”

    «Come l' hanno presa? Malissimo. Al napoletano togliete il piatto da davanti ma non la macchina da sotto il sedere». Beppe, tassista, licenza 2786, 40 anni di servizio, non ha dubbi.

     

    Fa da Caronte in questo primo giorno «infernale» di blocco totale delle auto a Napoli, sabato di inizio saldi e di struscio cittadino. Impossibilità di circolare per le auto fino a euro 4 dalle 9 alle 17. Via libera alle euro 5 e 6. «Hanno messo i blocchi alle piazze più importanti, ma Napoli è fatta di traverse e la gente sa come evitare i controlli».
     

    Le auto dei vigili stazionano in piazza Vittoria, piazza San Nazzaro, Mergellina, Plebiscito. Via Caracciolo è semi deserta, ma quando si esce dal tunnel a Fuorigrotta e si sale verso Soccavo sembra un sabato normale. «Normale proprio no», spiega Beppe. «Perché qui normalmente non si cammina proprio. E prima di Natale per andare da una parte all' altra della città ci volevano due ore.

     

    I napoletani sono furbi e visto che in tanti non sono in regola con assicurazione e revisioni, per non farsi sequestrare la macchina la lasciano a casa. È successo anche quando c' era il G8 a Napoli, si girava che era una bellezza per lo stesso motivo: troppi controlli. Ed è per questo che il napoletano oggi è arrabbiato assai». E in effetti di tutti i veicoli che viaggiano in Italia senza assicurazioni, un quarto, circa 800mila, sono su territorio napoletano.
     

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    E arriviamo al rione Traiano, «la nuova Scampia», come la chiamano qui. Luogo di spaccio e di clan. Al baretto di via dell' Epomeo, centro dello shopping, ti spiegano che il blocco «è uno stato d' animo. Tanto sappiamo dove stanno i controlli e li evitiamo». Macchine in doppia fila, incolonnate in una marcia lenta trai marciapiedi pieni di negozi. «Qui in tanti guardano le vetrine rimanendo seduti in macchina. Il napoletano non fa un passo se non è costretto».
     

    E lo può mai costringere un' ordinanza? Francesca, commessa di una nota marca di abbigliamento, alza le spalle: «Io abito a Somma Vesuviana, come facevo sennò?». I commercianti sono sul piede di guerra, appoggiati da Gianni Lettieri, capo dell' opposizione comunale e candidato sindaco: «Questo è un provvedimento blocca commercio. Come si può pensare di limitare la circolazione nella settimana di avvio dei saldi?».

     

    Al posto di blocco di piazza Vittoria i vigili sono gentili, quasi si scusano. «Signora anche lei che gira con questa macchina...». Il comandante Ciro Esposito ci tiene a sottolineare che loro applicano un provvedimento fatto da altri. Augurandosi che «con la pioggia il provvedimento possa essere quanto prima revocato». A fine giornata i controlli sono stati 1957 e 328 i verbali alle auto. Mentre una sola la multa per mancato rispetto dei limiti di riscaldamento fissati a 18 gradi con riduzione delle ore a 9. «Un mega store dell' abbigliamento a Fuorigrotta», spiegano i vigili.

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    Ma non è stato facile controllare i condomini visto che in questo sabato erano molti i portieri in vacanza. In uno dei più bei palazzi di Riviera di Chiaia, il guardiano ti spiega che oggi i condomini hanno deciso di tenere chiuso «e io mi faccio un giorno di vacanza. Mica si possono puzzare di freddo.

     

    Qui è tutta gente anziana». E si continuerà così sino a venerdì, con deroga per l' Epifania. Con strascico di polemiche,e la furia degli ecologisti secondo cui agire solo nell' emergenza è perfettamente inutile.

     

    «Una misura inefficace quanto impopolare», l' ha definita il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale, saluta la pioggia che libererà la città «da iniziative utili solo a creare stress e rabbia nei cittadini».

     

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    Per Borrelli e Perretti: «De Magistris deve iniziare ad ascoltare esperti che possono dare tanti consigli in grado di migliorare, realmente, la situazione senza rendere difficile la vita ai napoletani». Iniziando dall' elettrificazione del porto, «che rimane la principale fonte di inquinamento in città», ma anche svecchiando i mezzi pubblici.

     

    E si chiedono perché non è stata accolta l' idea del professor Adriano Mazzarella, responsabile del centro meteorologico dell' Università Federico II di Napoli, che aveva chiesto di bagnare le città, o deciso per la delibera contro la vendita e l' uso di botti e fuochi» che in una notte sono capaci di triplicare la presenza di diossina e polveri sottili nell' aria.

    DE MAGISTRIS DE MAGISTRIS

     

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