FINCANTIERI
Giorgio Ursicino per "il Messaggero"
Una giornata storica per la cantieristica tricolore. Per il settore delle crociere e per tutto il made in Italy. In pole position due realtà da anni protagoniste del mare come Fincantieri ed Msc, rispettivamente leader nelle costruzioni navali e dell'offerta turistica d'alto mare. Al loro fianco un'altra icona del nostro paese sullo scenario globale, la Snam specializzata in infrastrutture energetiche che ha affiancato i primi due colossi in un progetto che guarda al futuro. E all'ambiente.
nave msc
Le tre società hanno firmato un memorandum of understanding (mou) per esplorare le fattibilità di realizzare la prima grande nave da crociera al mondo alimentata ad idrogeno. L'obiettivo iniziale è valutare le tecnologie e i costi per costruire l'imbarcazione e i relativi sistemi di stoccaggio. Introdurre l'idrogeno nel settore è un tassello fondamentale per la decarbonizzazione totale entro il 2050 e per attrarre investimenti che possano velocizzare la transizione energetica.
Giuseppe Bono
L'H2 utilizzato sarà di tipo verde, cioè prodotto per elettrolisi dall'acqua, senza combustibili fossili, usando soltanto fonti di energia rinnovabile. Pierfrancesco Vago, ceo della Divisione Crociere del gruppo Msc, ha dichiarato: «Da tempo poniamo al centro la sostenibilità ambientale, vogliamo essere in prima linea nella rivoluzione energetica del nostro settore».
Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, ha aggiunto: «Ogni occasione per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie è per noi motivo di crescita. I nostri clienti ci chiedono il meglio dell'innovazione per ridurre l'impatto ambientale». Marco Alverà, numero uno operativo di Snam, ha concluso: «Il trasporto marittimo oggi rappresenta circa il 3% delle emissioni di CO2. Noi siamo fortemente impegnati a favorire la mobilità sostenibile su strada, su rotaia e via mare attraverso azioni che promuovano l'utilizzo di gas rinnovabili come l'idrogeno e il Bio-GNL».
eni snam rete gas
BOOST PER L'ECONOMIA
Non solo futuro, anche il presente deve essere innovativo e avanzato. Altamente tecnologico per preservare l'habitat. MSC, il terzo brand crocieristico più grande del mondo, ha preso in consegna ieri da Fincantieri la nuova ammiraglia Seashore. Il gioiello della nostra industria propone nuovi parametri in tema di sostenibilità. È la seconda unità dell'azienda entrata in servizio nel 2021 e porta a 19 unità la flotta della Compagnia. Alla cerimonia a Monfalcone a presenziato il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
La Seashore è la più grande nave da crociera mai costruita in Italia e sarà affiancata il prossimo anno dalla gemella Seascape attualmente in costruzione. La realizzazione del gigante dei mari ha generato un investimento che per l'economia del nostro paese vale 5 miliardi di euro e negli ultimi due anni ha dato lavoro a 4.300 addetti.
Giuseppe Bono
Ms, oltre alle 3 recenti già realizzate, ha in ordine presso Fincatieri alte 5 unità per un'ulteriore ricaduta economica per l'Italia di 13 miliardi. Seashore e Seascape fanno parte della classe Seaside Evo, evoluzione della Seaside di cui fanno parte la Seaside stessa entrata in servizio nel 2017 e la gemella Seaview (2018). Sulla Seashore sono stati rivisti il 65% degli spazi vivibili e allargate le aree esterne a 13.000 mq. Dal punto di vista dei gas nocivi sono state ridotte del 90% le emissioni di ossido di azoto e, addirittura, del 98% quelle di ossido di zolfo. La nave è lunga quasi 340 metri, larga 41 ed alta 76. Stazza 170 mila tonnellate e può trasportare quasi 6 mila passeggeri in 2.270 cabine con 1.668 membri dell'equipaggio. La velocità massima è di 22,4 nodi.