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    CARLA BRUNI SI ATTEGGIA E LA MAMMA PATTEGGIA! - ACCUSATA DI AVER PORTATO ALL’ESTERO ILLEGALMENTE UN’OPERA D’ARTE, LA 82ENNE MARISA BORINI BRUNI TEDESCHI PATTEGGIA IL MINIMO DELLA PEMA DAVANTI AL TRIBUNALE DI ROMA - LA NONNINA HA ESPORTATO UN ALTARE IN TERRACOTTA DEL ’500 DELLA SCUOLA DI ANDREA DELLA ROBBIA - L’OPERA, DICHIARATA DI INTERESSE STORICO E ARTISTICO E TUTELATA DAL MINISTERO, E’ STATA POI VENDUTA…


     
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    Francesco Salvatore per "la Repubblica"

    CARLA BRUNI - MARISA BORINI BRUNI TEDESCHICARLA BRUNI - MARISA BORINI BRUNI TEDESCHI

    Nel castello di famiglia di Castagneto Po, messo in vendita nel 2009, di opere preziose ce ne erano tante al punto da finire in una tornata d'aste. Ora però Marisa Borini Bruni Tedeschi, ottantaduenne, vedova dell'industriale e compositore piemontese Alberto Bruni Tedeschi e mamma di Carla Bruni, l'ex modella e moglie di Nicolas Sarkozy, è incappata in una controversia giudiziaria che di artistico ha ben poco.

    Marisa Bruni Tedeschi, secondo l'accusa, avrebbe portato all'estero, senza autorizzazione, un altare in terracotta del 1500, della scuola dello scultore e ceramista fiorentino Andrea della Robbia. Un'opera tutelata dal ministero dei Beni culturali e dichiarata di interesse storico e artistico, che, sebbene nelle disposizioni della storica famiglia piemontese, non avrebbe dovuto oltrepassare il confine senza l'autorizzazione della Sovrintendenza.

    SARKO E CARLASARKO E CARLA

    Una mossa incauta che l'ha portata davanti al giudice del Tribunale penale di Roma, il gup Alessandra Boffi, dove ha patteggiato il minimo della pena. Il pubblico ministero Pierluigi Cipolla le aveva contestato il reato di esportazione illecita, punito al minimo con un anno di reclusione o con una multa fino a 5000 euro. La sentenza del giudice dell'udienza preliminare ha aggiunto i benefici del rito alternativo, che comporta uno sconto fino a un terzo della pena.

    CARLA BRUNI E SARKOZYCARLA BRUNI E SARKOZY

    Per quanto riguarda l'oggetto del procedimento, la terracotta del XVI secolo, un grande altare di ceramica a contenuto religioso di proprietà della famiglia, l'autorità giudiziaria non ha potuto confiscarla. L'opera della scuola di della Robbia, artista rinascimentale specializzato nella tecnica della ceramica invetriata, una volta fuori dai confini dello Stato è stata venduta.

    Lo sconfinamento però è stato intercettato dai carabinieri del Reparto tutela patrimonio culturale, che, indagando su un traffico di opere d'arte di cui la Bruni Tedeschi è risultata totalmente estranea, hanno scoperto il passaggio fra migliaia di intercettazioni. Da qui l'intervento dell'autorità giudiziaria e l'avvio del processo concluso qualche settimana fa davanti al giudice, in un aula di tribunale così lontana dal mondo dell'arte.

     

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