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    RAZZISMO À LA CARTE – AD AGRIGENTO MARITO E MOGLIE SI SONO ALZATI E SONO USCITI DA UN RISTORANTE DOPO AVER SAPUTO CHE LA CUOCA, MAREME CISSÈ, ERA NERA (TRA L'ALTRO PARLIAMO DI UNA CHEF PLURIPREMIATA) – LA COPPIA DI IDIOTI, DUE 60ENNE, HA LASCIATO TUTTI SENZA PAROLE: "ERANO QUASI OFFESI. NON È LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE, C'È CHI PASSA DAVANTI AL LOCALE E URLA INSULTI ALLE PERSONE DI COLORE..."


     
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    Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per il “Corriere della Sera”

     

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    Dalla cucina arriva il profumo del pesce. Mareme Cisse, pluripremiata chef senegalese, sta preparando il cous cous con le cozze. Al Ginger People&Food, ristorante agrigentino che fa «cibo d’Africa e di Sicilia» tutto sembra andare come sempre. Ma è solo apparenza. In realtà nessuno ha superato l’ultimo affronto razzista.

     

    Qualche giorno fa due clienti, marito e moglie sessantenni, sicuramente italiani, saputo che la cuoca era nera, si sono alzati e hanno lasciato il locale. Il presidente della cooperativa sociale che gestisce l’attività, Carmelo Roccaro, stupito, ha provato a capire cosa non andasse.

     

    Li ha seguiti, ha cercato di parlare con loro, ma i due non l’hanno degnato di uno sguardo. «Erano quasi offesi — racconta — E allora ho chiesto alla cameriera cosa fosse accaduto». «Mi ha detto — spiega — che le avevano chiesto da dove venisse la chef e che, avuta la risposta, se ne erano andati».

     

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    Dell’episodio Mareme, in Italia da qualche anno insieme al marito, ha saputo solo dopo qualche giorno. «Dovevo prima far sbollire la delusione — ricorda Roccaro —. Non avevo la forza di dirglielo, anche se purtroppo non è certo la prima volta che accade».

     

    […] «Il problema è che Agrigento, che è una città sostanzialmente accogliente, resta profondamente provinciale e quindi certe barriere ancora non riesce a superarle», spiega Carmelo. Non è la prima volta, infatti, che il Ginger finisce nel mirino dei razzisti. «A volte passano in auto davanti al locale e urlano insulti alle persone di colore», racconta Roccaro che all’intolleranza non vuole abituarsi. E in una sorta di lettera aperta ai due avventori pubblicata sui social sfoga la sua amarezza.

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    «Noi ci siamo proprio perché esistono persone come voi e non ci disturbano i commenti del tipo “dentro la cucina sono tutti neri”. Non ci disturbano e ci fanno sorridere perché li avevamo messi in conto e sapevamo che sarebbe stato difficile costruire una comunità diversa da quella in cui viviamo». […]

    ristorante ginger people and food ristorante ginger people and food

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