Estratto dell’articolo di Il.Sa. per il "Corriere della Sera”
A ANAGNI UN GRUPPO DI RAGAZZI Uccide una capretta a calci
Poco più di una macchia bianca al centro della scena: l’immagine della capretta dell’agriturismo di Anagni fece il giro del Paese per via del video pulp nel quale si vedeva un branco di ragazzi prenderla a calcioni.
Oggi l’inchiesta per maltrattamenti e istigazione a delinquere, ipotizzati dal pm di Frosinone Vittorio Misiti, si è chiusa con una richiesta di archiviazione per sette giovani (uno dei quali minorenne) con una motivazione che l’organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) fatica a condividere: il presupposto, cioè, che quando andò in scena la condotta violenta la bestiola era già morta.
A ANAGNI UN GRUPPO DI RAGAZZI Uccide una capretta a calci
Ma per quali ragioni, cosa aveva causato la morte? Questo resterà mistero perché il corpo della capretta, come detto a suo tempo, era già scomparso all’epoca degli approfondimenti. Restano solo le immagini dello scempio e su quelle ha lavorato un veterinario — consulente della Procura — arrivando alla conclusione che si trattasse di un animale morto sul quale si era infierito, come avrebbe rivelato il gonfiore addominale individuato (e ritenuto segnale delle prime fasi di decomposizione). […]
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