Un pensiero commosso e forte per Giovanni Bartoloni, un caro amico, una persona perbene, un collega formidabile (Alitalia, Equitalia, Regione Lazio, Provincia): l'ha ucciso #Covid_19 Aveva 51 anni, era sano come un pesce, lascia una moglie e un figlio #lockdownitalia #Conte
— Fabrizio Roncone (@FabrizioRoncone) October 25, 2020
Davide Desario per leggo.it
GIOVANNI BARTOLONI CON LA LOREN - FOTO LUCIANO DI BACCO
I suoi messaggi su whatsapp li trovavi la mattina presto quando prendevi in mano il cellulare. Perché lui aveva già letto tutti i giornali, aveva scandagliato i siti, faceva confronti e commenti. Ed erano sempre messaggi interessanti, garbati e spesso ironici. Come lui.
Ma Giovanni Bartoloni, 51 anni, portavoce del vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Leodori (prima aveva lavorato alla Provincia Enrico Gasbarra e poi in Alitalia e Equitalia), di messaggi non ne scriverà più. Nella notte tra sabato e domenica è morto nel reparto di terapia intensiva dello Spallanzani dove era stato ricoverato dopo aver contratto il coronavirus.
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Lascia la moglie, e il piccolo figlio Paolo (juventino come lui). Lascia tanti amici e colleghi della Stampa che hanno saputo apprezzarlo e rispettarlo. Un grande professionista. Una persona per bene. Con cui, dopo tanti anni, parlavi anche del caos degli asili nido, degli acciacchi dei genitori, di Juve, di Roma e di Lazio e per fino del "songino" da comprare al supermercato. Bartoloni sapeva fare il suo mestiere come pochi: era preparato, rispettava i giornalisti, argomentava le sue ragioni e a suo modo ha insegnato tanto alla stampa romana. Al sottoscritto sicuramente. E da oggi Roma è sicuramente più povera.
GIOVANNI BARTOLONI