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    ADESSO CHE CI HA MESSO LA FACCIA NON STA PIÙ MUTOLO - TORNA A PARLARE A "OGGI" GASPARE MUTOLO, IL PENTITO DI MAFIA CHE HA RIVELATO IL SUO VOLTO PER LA PRIMA VOLTA DOPO 30 ANNI, UNA VOLTA USCITO DAL PROGRAMMA DI PROTEZIONE: "CI HO PENSATO A LUNGO, MI SONO CONVINTO DI DOVER CAMBIARE VITA E CI HO MESSO TUTTO ME STESSO. SONO CONSAPEVOLE DEL MALE CHE HO FATTO E DEL DOLORE CHE HO DATO AI PARENTI DELLE MIE VITTIME AI QUALI CHIEDO PERDONO OGNI GIORNO. E QUANDO RIPENSO A MIA MOGLIE…"


     
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    Da "Oggi"

     

    COPERTINA OGGI 21-28 APRILE 2022 COPERTINA OGGI 21-28 APRILE 2022

    «Se ripenso ai pericoli che ho corso, alla vita che ho fatto, a tutti i mafiosi ammazzati che ho conosciuto, mi sembra impossibile di essere arrivato vivo a 82 anni… Comunque, sono ancora vivo. Hanno ragione i miei amici: godo di una protezione superiore. Perché la missione non è ancora finita».

     

    Gaspare Mutolo, pentito di mafia, uscito di recente dal Programma di protezione e rivelatosi con il suo volto per la prima volta dopo 30 anni con fotografie e intervista esclusiva sul settimanale OGGI, nel numero in edicola da domani parla dei suoi rapporti con Falcone e Borsellino, rivela che «la mia non è stata una scelta per difendermi o per vendicarmi, come quella di Tommaso Buscetta o di altri.

     

    mutolo con maschera credit hill mutolo con maschera credit hill

    L’ho fatto perché, dopo averci pensato a lungo, mi sono convinto di dover cambiare vita e ci ho messo tutto me stesso», racconta come in carcere è diventato pittore («Liggio espose i miei quadri con la sua firma. Ci metteva mezz’ora a scrivere il suo nome, in stampatello. Ne vendette uno anche in Svizzera. Mio, naturalmente. Ho insegnato a dipingere anche a Salvatore Provenzano e Leoluca Bagarella»).

     

    mutolo arresto 1976 mutolo arresto 1976

    E parla soprattutto della moglie Santina, da lui chiamata Marò, morta nel 2016: «Nel ’65 abbiamo fatto la fuitina a Catania, in casa dell’amico Condorelli, mafioso... Io avevo 25 anni, lei 16. Poi nel ’73, quando sono stato combinato, Riina mi ha imposto di sposarla. Ora che non ho più mia moglie, mi sento solo...

     

    Qualsiasi cosa facessi, c’era; qualsiasi cosa avessi bisogno, c’era. Sapeva chi ero. Se le davo una camicia sporca di sangue da lavare o da bruciare non faceva domande. Mi ha seguito in ogni latitanza, in ogni confino con i nostri figli… Ma quando la mafia ha ucciso il figlio di Nino Badalamenti, ha reagito e per la prima volta mi ha affrontato: “Voi siete pazzi!”. Marò mi ha dato la forza di pentirmi».

     

    gaspare mutolo 5 gaspare mutolo 5

    Di lei, non un ricorda un momento felice, un viaggio, una vacanza… «È questo il rimorso che mi tortura: io non ce li ho i momenti che mi chiede. Io sono sempre stato in galera o latitante. Avevo i soldi per fare tutto quello che avremmo voluto, ma non avevo la testa. Pensavo solo alla mafia e alle persone da uccidere».

     

    gaspare mutolo 4 gaspare mutolo 4

    E conclude nell’intervista a OGGI: «Sono consapevole del male che ho fatto e del dolore che ho dato ai parenti delle mie vittime ai quali chiedo perdono ogni giorno… Sono sereno perché sono tornato un uomo libero, libero di mostrare la mia faccia. (Dopo la morte della moglie, ndr) stavo pensando al suicidio, poi mi sono convinto che ho una missione da portare a termine». La denuncia della mafia e dei suoi crimini.

     

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