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    “BIDEN HA FATTO PIÙ DANNI DI TRUMP. HA RITIRATO I SOLDATI AMERICANI DA UN'OPERAZIONE IN CUI GLI ALLEATI AVEVANO ANCORA TRUPPE SUL TERRENO, SENZA CONSULTARLI” – L’EX ANALISTA DELLA CIA KURT VOLKER: “SONO TUTTI INSODDISFATTI. NELLA GESTIONE DI OGNI CRISI FUTURA, QUANDO GLI USA CHIEDERANNO AIUTO PER SICUREZZA E PROTEZIONE, GLI ALLEATI SARANNO MOLTO RILUTTANTI” – “L'AFGHANISTAN SARÀ UNO STATO FALLITO, CON GOVERNO DEBOLE E BRUTALE. TORNERÀ IL PARADISO DEI TERRORISTI. L'IDEA DI DRAGHI DI USARE IL G20 È UTILE PER GESTIRE L'ONDATA DI RIFUGIATI, CHE MINACCIA LA NOSTRA SICUREZZA…”


     
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    Paolo Mastrolilli per “La Stampa”

     

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    La diagnosi di Kurt Volker mette paura: «L'Afghanistan sarà uno stato fallito, con governo debole e brutale. Tornerà il paradiso dei terroristi, e se colpiranno di nuovo America ed Europa dipenderà solo da quanto forti riusciranno a diventare. L'idea di Draghi di usare il G20 è utile per gestire l'ondata di rifugiati, che minaccia la nostra sicurezza».

     

    Lei, ex analista Cia, era dentro la stanza quando cominciò l'intervento: sottosegretario di Stato per l'Europa e ambasciatore alla Nato nell'amministrazione Bush. Poi è stato inviato di Trump in Ucraina: cosa pensa del suo accordo per il ritiro?

    «Negoziare con i taleban senza il governo afghano è stato un errore enorme dell'amministrazione Trump. Abbiamo creato una dinamica in cui noi facevano concessioni inaccettabili per il governo afghano, consentendo ai taleban di dettare le condizioni. Avremmo dovuto sapere che erano spietati assassini, e non potevamo fidarci».

    joe biden piange dopo l attentato all aeroporto di kabul joe biden piange dopo l attentato all aeroporto di kabul

     

    La sua ex collega Condoleezza Rice ha scritto che serviva un intervento più lungo, citando la Corea.

    «Sono d'accordo. Gli afghani hanno combattuto con noi».

     

    L'intervento doveva durare a lungo, perché costruire la democrazia richiede tempo?

    «Concordo. Aveva un costo relativamente basso sul piano militare, ma serviva a creare le condizioni in cui gli afghani dovevano ricostruire il Paese».

     

    mario draghi e joe biden 3 mario draghi e joe biden 3

    Biden ha giustificato il ritiro dicendo che aveva le mani legate da Trump.

     «Non ha senso. Ha cambiato tante politiche di Trump: poteva farlo anche con l'Afghanistan, se avesse voluto. I taleban si aspettavano il ritiro Usa il primo maggio, e se fosse rimasto avrebbero aumentato gli attacchi, ma non sarebbe stato nulla di nuovo. Avevamo la capacità di proteggerci e fermarli».

     

    I collaboratori di Biden non lo hanno avvertito che così finiva male?

    «Non posso crederlo».

     

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    E non li ha ascoltati?

     «O non li ha sentiti. Conosco bene molti leader militari e diplomatici dell'amministrazione, sono sicuro che hanno detto al presidente che ritirandoci così avremmo provocato una catastrofe. Accetto l'incertezza sui tempi: il governo afghano poteva durare tre mesi, sei, oppure uno. Ma questo punto è irrilevante, perché se sai come andrà a finire, devi pianificare meglio».

     

    Che effetti avrà sulla coesione della Nato?

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     «Biden ha fatto più danni di Trump. Lui ha insultato gli alleati, ma poi non ha preso iniziative concrete. Biden invece ha ritirato i soldati americani da un'operazione in cui gli alleati avevano ancora truppe sul terreno, senza consultarli. Da quanto ho sentito, sono tutti insoddisfatti.

     

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    L'articolo 5 resta forte, ma nella gestione di ogni crisi futura, quando gli Usa chiederanno aiuto per sicurezza e protezione, gli alleati saranno molto riluttanti».

     

    Che effetto avrà sulla riscossa delle democrazie e la sfida con la Cina? «Questo ritiro ha mandato diversi messaggi. Il primo è la mancanza di risolutezza per ottenere un obiettivo, il secondo la mancanza della volontà di usare la forza.

    attentato all aeroporto di kabul attentato all aeroporto di kabul

     

    Tutto ciò è stato notato e preso dagli avversari, Cina, Russia, terroristi, come un via libera: possiamo avanzare, non subiremo una risposta seria. C'è un vuoto, pensano di riempirlo, a Taiwan o in Ucraina. Anche gli alleati hanno imparato la stessa lezione: non vorranno più respingere le autocrazie, perché non si fideranno che gli Usa faranno altrettanto».

    VIDEOMESSAGGIO DI MARIO DRAGHI PER IL GLOBAL HEALTH SUMMIT VIDEOMESSAGGIO DI MARIO DRAGHI PER IL GLOBAL HEALTH SUMMIT

     

    Il G20 voluto da Draghi è utile?

    «Se parliamo di assistenza umanitaria e rifugiati, perché ce ne saranno molti. L'esecutivo talebano non darà stabilità, sicurezza e ricchezza. Sarà un Afghanistan governato male e frammentato, in continua guerra civile. Dobbiamo dare aiuto umanitario, perché ne va della nostra sicurezza».

     

    L'attentato all'aeroporto è stato l'inizio della guerra civile fra taleban e Isis-K?

    «Sì. Vedremo diverse cose: scontri fra taleban e altri estremisti; sforzo dell'Alleanza del Nord di ricostituirsi sotto il figlio di Massoud; un po' di resistenza civile; regionalizzazione; i signori della guerra che riemergeranno, come leader nelle loro aree. Sarà un macello».

    KABUL COME SAIGON KABUL COME SAIGON

     

    E santuario dei terroristi per la jihad globale?

    «Certo. I taleban dicono di no, ma prima di tutto non sono sinceri, e poi non possono impedirlo, anche se volessero».

     

    Europa e Usa rischiano attacchi?

    «Sì, se diventeranno abbastanza forti per raggiugerci. Ma ci sono anche un sacco di obiettivi locali. Sarà il paradiso dei terroristi, e dove colpiranno dipenderà solo da quanto si rafforzeranno».

     

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    Gli Usa hanno già punito l'Isis-K: si possono fermare i terroristi senza essere sul terreno?

    «Il ritiro degrada le nostre capacità. Essendo presenti avevamo intelligence elettronica ed umana, e potevamo intervenire in tempo reale. Ora dovremo ricostituire la raccolta dell'intelligence in altri modi, da altri paesi, e saremo più limitati. Possiamo ancora farlo e avremo capacità globali e locali, ma è un colpo significativo che riduce la nostra forza».

     

    L'ex capo di Pentagono e Cia con Obama, Panetta, prevede che dovrete tornare a combattere Isis e al Qaeda.

    joe biden dopo l attentato di kabul joe biden dopo l attentato di kabul

    «Sì, dovremo combatterli. Come e dove non lo sappiamo ancora. Ma Isis e al Qaeda potranno ricostruire, e noi dovremo combatterli».

     

    Si può fare qualcosa sul piano politico e diplomatico?

    «Non credo. I taleban non sono così coordinati internamente. C'è una leadership rispettata, ma non controlla tutto. Non sono aperti alle influenze esterne. Sento chi punta sull'isolamento internazionale, ma non importa, perché questa è la loro ideologia. Non vogliono essere parte del mondo moderno e venire integrati, vogliono restare una cosa a parte».

    isis k la branca afgana dello stato islamico isis k la branca afgana dello stato islamico

     

    Non serviranno neanche i soldi della Cina?

    «Non abbastanza, perché non importano».

     

    Quindi il destino dell'Afghanistan è diventare uno stato fallito?

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    «Sì. Sarà un governo debole e brutale». -

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