Matteo Fraschini per “Avvenire”
soldati mercenari russi in africa
Nell'ultima dimostrazione di appoggio alla Russia da parte di uno Stato africano, decine di volontari hanno fatto la fila ieri fuori dall'ambasciata russa. Vogliono arruolarsi per combattere contro l'Ucraina.
«Non abbiamo programmato alcun reclutamento di etiopi - ha detto ieri Maria Chernukhina, portavoce dell'ambasciata russa nella capitale, Addis Abeba -. La folla voleva solo dimostrarci della solidarietà». L'Etiopia è uno dei Paesi africani dove la Russia sta espandendo la sua influenza.
abiy ahmed ali 1
Un anno dopo aver vinto il premio Nobel per la pace nel 2019 per aver messo fine alla guerra con l'Eritrea, il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, ha attaccato la regione del Tigrai. Le violenze tuttora in corso hanno provocato una forte disapprovazione da parte degli Stati Uniti e di gran parte dell'Occidente verso il leader Etiope.
«L'Etiopia si è astenuta dal condannare l'invasione russa in Ucraina e ha votato contro la sospensione del Paese presso il Consiglio dei diritti umani dell'Onu - affermano gli esperti -. Inoltre a settembre del 2021 Mosca ha firmato un accordo di cooperazione militare con Addis Abeba ».
LA SPARTIZIONE DEL CONTINENTE AFRICANO
Dietro le quinte sono forti le preoccupazioni riguardo al potenziale reclutamento da parte dei russi di mercenari africani. Il presidente Vladimir Putin si è infatti occupato di stringere legami sempre più forti non solo con il Nordafrica, ma anche con diversi Paesi dell'Africa subsahariana. La giunta militare in Mali è appoggiata dal 2021 dai militari della società privata russa, Wagner, lo stesso avviene da anni in Mozambico e Centrafrica. L'Eritrea è l'unico Stato africano ad aver votato contro entrambe le recenti risoluzioni dell'Onu mostrando una particolare affinità con il regime russo.
Il Sudan sta stipulando da alcune settimane un accordo per una nuova base navale russa da costruire sulla costa sudanese del Mar Rosso. Altri Paesi come l'Angola e il Sudafrica hanno una relazione particolare con Mosca che dura dai tempi della guerra fredda quando anche il continente africano era terreno di contesa tra Stati Uniti e Russia. Gli emissari del Cremlino, militari, diplomatici e privati, sono inoltre presenti anche in Burundi, Guinea (Conakry) e Senegal.
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